La Commissione europea versa i 16,5 miliardi già sbloccati tre settimane fa e fa dell’Italia l’unico Paese in Ue ad aver incassato oltre 100 miliardi di fondi. Ora rotta verso la quinta tranche
Al termine di un 2023 chiuso con il vento a favore dei mercati e con regole fiscali certamente più morbide di quelle in salsa austerity, da Bruxelles arriva il bonifico relativo alla quarta rata del Pnrr. Il che fa dell’Italia l’unico Paese membro dell’Unione europea ad aver ottenuto il versamento di quattro tranche di fondi Ue.
Da Palazzo Chigi hanno fatto sapere che in queste ore sul conto della tesoreria sono stati accreditati i 16,5 miliardi relativi alla quarta rata del Pnrr. Un pagamento “frutto del conseguimento, accertato dall’Unione europea, di tutti i 28 obiettivi e traguardi legati alla quarta rata”, viene sottolineato dal governo. Tali obiettivi e traguardi riguardano nel dettaglio misure necessarie per proseguire l’attuazione delle riforme in materia di giustizia e Pubblica amministrazione, nonché importanti riforme nei settori dell’inclusione sociale e degli appalti pubblici.
Di più. I principali investimenti sono legati alla digitalizzazione, in particolare per quanto riguarda la transizione dei dati delle pubbliche amministrazioni locali verso il cloud, lo sviluppo dell’industria spaziale, l’idrogeno verde, i trasporti, la ricerca, l’istruzione e le politiche sociali. E adesso? Il pagamento della quarta rata è avvenuto entro il 2023 e porta quindi il totale delle risorse Pnrr ottenute finora dall’Italia a circa 102 miliardi di euro, corrispondenti a più della metà delle risorse totali del Piano.
Dietro simili risultati c’è ovviamente un gioco di sponda con l’Europa. L’Italia, infatti, ha dovuto mettere pesantemente mano al Piano, rivedendo investimenti e capitolati e aggiornando il tutto alla galoppata dell’inflazione. Uno sforzo che ha pagato, come aveva chiarito lo stesso premier, all’indomani del sì di Bruxelles alla quarta rata e alla revisione del Piano. “La valutazione positiva della Commissione dimostra i grandi progressi fatti dall’Italia e, a pochi giorni dall’approvazione da parte della Commissione europea della revisione generale del Pnrr, conferma il grande impegno del governo al fine di attuare pienamente il Pnrr per rendere il Paese più moderno e più competitivo”.