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L’album di famiglia di Elly Schlein. Il corsivo di Cangini

È lecito dire che il manipolo di estrema sinistra che tre giorni fa alla Fiera dell’oro di Vicenza ha dato l’assalto con imperituro impeto antisemita agli stand di Israele fa parte a pieno titolo dell’album di famiglia del Partito democratico? E se è lecito dirlo, è lecito domandare che opinione abbia di loro Elly Schlein e, fino a che non ce lo farà sapere, rimarcare il suo silenzio accusandola di complicità ideale? Il corsivo di Andrea Cangini

Il 28 marzo del 1978, in pieno sequestro Moro, Rossana Rossanda scrisse sul Manifesto che le foto dei brigatisti rossi figuravano a pieno titolo nell’ “album di famiglia” del Partito comunista italiano. Aveva ragione. Aveva ragione dal punto di vista storico, culturale e politico. Aveva ragione nonostante il fatto che la Br considerassero il Pci un traditore di classe e il Pci considerasse le Br un nemico a sinistra.

Nei giorni scorsi, non dall’interno ma dall’esterno del perimetro politico-culturale della destra di governo, con minor sagacia ma con logica analoga, in molti hanno ricondotto i duecento camerati che salutavano romanamente i morti di Acca Larentia all’album di famiglia di Fratelli d’Italia, partito nato con un sussulto identitario da una costola della destra post fascista. Avevano ragione. Avevano ragione dal punto di vista storico, culturale e politico.

Avevano ragione nonostante la maggior parte di quei duecento considerino i dirigenti di Fratelli d’Italia dei traditori dell’ideale e i dirigenti di Fratelli d’Italia considerino quei duecento degli “imbecilli” (così parlò il responsabile nazionale dell’organizzazione del partito, Giovanni Donzelli). Molti hanno rimarcato il silenzio di Giorgia Meloni, accusandola di complicità ideale.

Pende, perciò, una domanda. Anzi, ne pendono due. È lecito dire che il manipolo di estrema sinistra che tre giorni fa alla Fiera dell’oro di Vicenza ha dato l’assalto con imperituro impeto antisemita agli stand di Israele fa parte a pieno titolo dell’album di famiglia del Partito democratico? E se è lecito dirlo, è lecito domandare che opinione abbia di loro Elly Schlein e, fino a che non ce lo farà sapere, rimarcare il suo silenzio accusandola di complicità ideale?


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