Skip to main content

Cosa Demos può offrire ad Anna Maria Bigon. Scrive Mario Giro

Il voto di astensione sul disegno di legge regionale riguardante il suicidio assistito è costata ad Anna Maria Bigon la sedia di vicesegretaria provinciale del Partito democratico veronese. Mario Giro, presidente di Democrazia Solidale, le porge una mano offrendo la possibilità di aderire alla sua forza politica

Quello che possiamo offrire ad Anna Maria Bigon è di aderire a Democrazia Solidale: resterebbe nella coalizione e vicino al Pd senza tradire sé stessa né le sue convinzioni, ma anche senza subire le vessazioni del suo (ex?) gruppo che le ha tolto l’incarico provinciale. In questa maniera non sarebbe costretta a lasciare la parte politica da lei scelta ma sarebbe anche più libera.

Demos è da tempo in coalizione con il Pd assieme ad altri. Uno dei vicecapogruppo alla Camera è Paolo Ciani, segretario di Demos. La scommessa è restare da quel lato senza confondersi, allo scopo di creare un’area cattolica e umanista di centrosinistra attenta ai valori della vita come anche del sociale. Crediamo che sia possibile essere contro l’eutanasia senza essere obbligati ad aderire al centrodestra che si è intestato tale giusta battaglia. L’errore che continua a fare il Pd (come i suoi alleati di centrosinistra) è di respingere, maltrattare o deconsiderare l’area cattolica o umanista che crede nella difesa della vita come anche nelle altre battaglie del centrosinistra (come lo ius soli/culturae; la lotta contro la criminalizzazione della solidarietà e delle migrazioni; l’accoglienza ecc). Se si è contro la pena di morte (e abbiamo tutti orrore per ciò che è appena avvenuto in Alabama) crediamo ammissibile essere anche contro le morti in mare o nel deserto così come contro la “dolce morte” che in certi Paesi europei viene addirittura adottata per i minori (!) o contro la morte procurata da altri (suicidio assistito).

Purtroppo negli anni abbiamo constatato che nel Pd si è affievolita la lotta per la difesa della vita: ad esempio la prima forma di criminalizzazione della solidarietà è avvenuta con i patti in Libia (come tra l’altro è stato ben detto al conclave di Gubbio). Riconosciamo che la nuova segretaria del Pd Elly Schlein sta cambiando la linea prevalente nel recente passato in senso più sociale e umanista (come sulle armi, sulla guerra, sull’immigrazione ma non solo). Resta ancora da fare un vero dibattito sui valori della vita dei quali attualmente spiace dirlo ma è solo il centrodestra a parlare.

Anna Maria Bigon ha votato secondo la propria coscienza come stava scritto negli statuti del Pd. Se ciò non è più valido sono problemi di quel partito. Noi siamo nati proprio per offrire sul mercato della politica una forza di ispirazione cattolica, attualmente alleata al centrosinistra ma radicale sulla difesa della vita in ogni modo e in ogni contesto. Crediamo tra l’altro che questo sia in linea con la tradizione italiana e che sia assolutamente necessario in un momento in cui in Europa spira un’aria autoreferenziale, bellicista e poco attenta ai drammi sociali globali.

Cara Anna Maria parliamone.


×

Iscriviti alla newsletter