Skip to main content

Italia e India, salto di qualità nelle relazioni con la Camera di commercio

L’Italia e l’India sono due “superpotenze culturali” e due economie fondate sulle piccole e medie imprese la cui cooperazione ha grandi potenzialità di sviluppo, ha spiegato nel suo intervento Vas Shenoy, che guida la nuova rappresentanza della Icc in Italia, durante l’evento con cui l’ambasciata indiana ha presentato il progetto di cooperazione con Roma

Il “salto di qualità” nelle relazioni tra Italia e India di cui ha parlato il senatore Giulio Terzi di Sant’Agata passa anche da quelle economiche e commerciali, dalle cooperazioni in settori strategici come difesa, spazio, sicurezza informatica, scienza e ricerca, sanità. Terzi, presidente della commissione Politiche dell’Unione europea del Senato e del Gruppo di amicizia parlamentare Italia-India, era tra gli ospiti saliti sul palco dell’evento “India e Italia: orizzonti e opportunità economiche”, organizzato dalla Camera di commercio indiana (Icc) in Italia e ospitato a Roma, nella sede diplomatica di New Delhi in Via XX Settembre.

Di “slancio senza precedenti” a proposito della relazioni ha invece parlato l’ambasciatrice indiana in Italia, Neena Malhotra, che ha ricordato i progressi nei rapporti bilaterali registrati nel 2023 – anno che avevamo definito “di svolta” per l’importanza internazionale dell’India in un’edizione di “Indo Pacific Salad” dedicata al Subcontinente. Roma e New Delhi nei mesi scorsi hanno innalzato le relazioni a livello di partnership strategica, hanno registrato un intenso scambio di visite istituzionali anche di alto livello e segnato il record negli scambi commerciali.

L’Italia e l’India sono due “superpotenze culturali” e due economie fondate sulle piccole e medie imprese la cui cooperazione ha grandi potenzialità di sviluppo, ha spiegato nel suo intervento Vas Shenoy, che guida la nuova rappresentanza della Icc in Italia, sintetizzando il clima di crescente fiducia nella crescita dei rapporti economici e commerciali bilaterali. Sul valore storico della relazioni, che “durano da 2000 anni” ha calcato anche Ameya Prabhu, presidente della Icc che ha inviato un videomessaggio da Davos.

Ed è proprio su questo portato storico culturale che si può fondare la nuova fase delle relazioni tra Roma e New Delhi, è questo che permetterà l’implementazione della partnership strategica siglata da Giorgia Meloni e Narendra Modi. È la relazioni lungo cui scorre l’asse indo-abramitico, quello che compone il sostrato socio-culturale e politico-umano della regione geostrategica che definiamo “Indo Mediterraneo”. Area di connessione tra Mediterraneo allargato e Indo Pacifico, della cui importanza ha parlato anche Terzi, e che in questi giorni subisce le destabilizzazioni conseguenti agli attacchi degli Houthi.

Con la sicurezza collettiva che è uno degli elementi di contatto e collaborazione tra Italia e India – per esempio all’interno dei meccanismi multilaterali come la Indo-Pacific Oceans Initiative (Ipoi) e attorno a cui si pianificano progetti strategici come il Corridoio India-Medio Oriente-Europa (Imec). Perché i collegamenti indo-italiani hanno la necessità di scorrere sicuri, come ha spiegato nel suo intervento Stefano Messina, presidente dell’Associazione Italiana Armatori e Operatori e vicepresidente esecutivo di Messina Shipping, società che anche in questi tempi difficili per la navigazione, in cui le rotte marittime globali sono bloccate dal terrorismo e dalla pirateria, continua a collegare l’India e l’Italia.

La Ignazio Messina & Co. Shipping è stata una delle svariate società rappresentante all’evento, insieme a Neos airlines, CDP, Leonardo, Pininfarina e altre; con loro presenti anche i rappresentanti dell’Union Camere e i rappresentanti delle Camere di commercio di Roma, Firenze e di altri organi provinciali. “La presenza italiana per la Icc apre una nuova fase nelle relazioni commerciali bilaterali tra i due Paesi”, commenta l’ambasciata indiana.

“In un’epoca di hashtag il tag Made in Italy è una garanzia di qualità ed eccellenza, il tag Made in India è una parte intrinseca dell’anima dell’India, strettamente legata alla sua indipendenza e al suo futuro autosufficiente. Il mio ruolo, per come la vedo io, è quello di trovare un ponte per unire questi due hashtag”, ha detto Shenoy. L’ambasciatrice Malhotra ha invece elencato una serie di fattori di attrazione del suo Paese (come la stabilità politica e la dimensione democratica, l’ambiente favorevole per gli affari e giovani qualificati in crescita). L’India è la quinta potenza economica del mondo, con un prodotto interno lordo di circa 3.700 miliardi di dollari, e il terzo mercato al mondo per consumatori.

All’evento era presente anche il prossimo ambasciatore a Nuova Delhi, Antonio Bartoli, che sostituirà Vincenzo De Luca, in rientro in Italia dopo che dal dicembre 2019 porta avanti un lavoro di connessione diplomatica i cui frutti sono evidenti.


×

Iscriviti alla newsletter