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L’imperfezione per essere felici. Lectio magistralis di Claudia Gerini alla Fondazione Guido Carli

Il 23 febbraio nell’Aula Magna Mario Arcelli della Luiss si terrà una lectio magistralis sul tema del disagio giovanile dal titolo “Imperfetti e felici. Il coraggio della fragilità contro la dittatura dell’apparenza” tenuta dall’attrice e regista Claudia Gerini, organizzata dalla Fondazione Guido Carli. Ne parla a Formiche.net Elvira Frojo

Si può essere felici se si è “imperfetti”? Per un’umanità che ha smarrito sogni e desideri, tra incertezze sociali, emergenze sanitarie e climatiche, guerre e nuove solitudini di un mondo virtuale, c’è una luce di speranza, soprattutto per le giovani generazioni?

È la riflessione della Fondazione Guido Carli per l’evento in programma il 23 febbraio, alle 17.30, nell’Aula Magna Mario Arcelli della Luiss.

Nell’Ateneo intestato allo statista, già Governatore della Banca d’Italia e ministro del Tesoro, sarà protagonista l’attrice e regista Claudia Gerini con una lectio magistralis sul tema del disagio giovanile dal titolo “Imperfetti e felici. Il coraggio della fragilità contro la dittatura dell’apparenza”.

Perfezione e successo a tutti i costi? Qual è la strada per la felicità? Può l’insuccesso trasformare la paura in uno stimolo positivo, in una prospettiva “gentile” che guarda, oltre il risultato, alla persona e alla felicità, accogliendo anche l’errore e la fragilità?

“Con il film Tapirulàn, che ha diretto e interpretato, e con il continuo sostegno a progetti che indagano sul disagio emotivo e mentale, Claudia Gerini ha acceso un faro su questa tematica, e consegnato a tutti noi un messaggio importante: la salvezza è possibile, se si riesce a trasformare le proprie fragilità in forza e a contrastare le relazioni disfunzionali e la dittatura dell’apparenza, che ci vuole perfetti e performanti. Abbiamo bisogno di modelli positivi. Sogno un mondo che sappia accogliere le debolezze di ciascuno e curare i disturbi della mente e dell’anima. Una società che faccia della gentilezza il valore supremo. La felicità sta anche nel liberarsi – e liberare gli altri – dalla paura di essere sbagliati”, spiega Romana Liuzzo, presidente della Fondazione.

Con Gerini, madrina del Festival del Teatro patologico che coinvolge giovani attori affetti da disabilità psichiche, dopo il saluto di Liuzzo, interverranno il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, Maria Elena Boschi, vicepresidente della Commissione vigilanza Rai, e il generale Francesco Paolo Figliuolo, Comandante operativo di vertice interforze.

Un dibattito per un impegno concreto sulle questioni sociali del nostro tempo. L’aumento del disagio mentale, soprattutto tra i più giovani, è tra queste, ricorda la Fondazione. Secondo la Società italiana di psichiatria, negli ultimi tre anni, le diagnosi di disturbi mentali sono aumentate del 30%, soprattutto tra i giovani e nelle fasce di popolazione più fragili. Dopo l’emergenza sanitaria causata da Covid, depressione e ansia sono cresciute del 28 e 26%, patologie quasi in sorpasso rispetto a quelle cardiovascolari. Numeri che incidono per il 4% sul Pil, tra spese dirette e indirette.

In aumento è anche il numero dei suicidi, seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali nella fascia d’età tra i 15 e i 19 anni: se ne verifica uno ogni dieci ore, secondo l’Istituto per la Ricerca in Psichiatria e Neuroscienze della Fondazione Brf, ricorda ancora la Fondazione.

Il mondo virtuale amplifica i disagi. L’associazione Hikikomori Italia Genitori ha censito oltre 500 ragazzi isolati in casa, circa 600 in tutto il Lazio. Nella regione – ha calcolato l’Istituto superiore di sanità – il 27,1% della popolazione, ovvero circa 1,5 milioni di persone, ha avuto almeno un disturbo mentale nel corso dell’anno, sottolinea Liuzzo, e dunque “abbiamo il dovere di interrogarci sulle conseguenze sociali”.

I giovani sono la speranza del futuro. Investire sul loro benessere psicologico è vitale per la comunità combattendo anche pregiudizi e stereotipi.

“C’è una crepa in ogni cosa e da lì entra la luce”, ricorda il brano di Leonard Cohen.

È la sfida della Fondazione che, dopo la donazione, a Caivano, di cento volumi personali dello statista per la biblioteca che sarà a lui intestata, in occasione del 15° anno di vita dedicherà un Premio all’impegno sociale, il prossimo 10 maggio, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.

La società nel suo complesso è chiamata a dare urgenti risposte. È l’insegnamento, sempre attuale, di competenza e umanità di Guido Carli, per un messaggio di fiducia e speranza nel domani. Recuperando sensibilità e valori, empatia e dialogo, in grado di accogliere le fragilità e trasformarle in forza.

 

 

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