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Macron gioca d’anticipo e nomina un inviato speciale per Imec

Parigi scatta in avanti con una mossa eccezionalista che Roma dovrebbe monitorare: un inviato speciale per l’Imec, scelto nel momento in cui il corridoio infrastrutturale tra Europa, Medio Oriente e Asia torna a essere vivo e vivace

L’ex presidente di Engie e di Suez SA, Gerard Mestrallet, è stato nominato dal presidente francese Emmanuel Macron come ambasciatore speciale di Imec, il progetto per connettere India, Medio Oriente ed Europa attraverso un corridoio ferroviario e portuale multinazionale (a cui si affiancheranno anche alte infrastrutture connettive come elettrodotti e cavi internet). Macron vuole che “la Francia diventi un attore chiave in questo progetto” e si assicuri che le aziende francesi siano meglio posizionate nelle fasi iniziali, motivo per cui ha nominato un veterano del settore energetico come. Il corridoio economico India-Medio Oriente-Europa (Imec), che è stato introdotto al grande pubblico nel settembre dello scorso anno a Nuova Delhi durante il vertice del G20, è una componente della strategia di Washington e Bruxelles che tra le varie cose creerà un’alternativa all’iniziativa infrastrutturale cinese Belt & Road Initiative e alle rotte indo-mediterranee tra Suez e Bab el Mandeb (disarticolate in questi mesi dagli attacchi degli Houthi).

L’iniziativa di Parigi arriva poche settimane dopo la visita di Macron a New Delhi, dove è stato invitato d’eccezione alla Festa nazionale indiana, e poco prima dei Raisina Dialogue (evento che farà da cornice per rilanciare le conversazioni su Imec, messe in difficoltà dalla guerra a Gaza). La Francia dimostra la linea eccezionalista che caratterizza le iniziative anche (soprattutto?) dell’attuale presidente, che spesso si muove in modo unilaterale, anticipando l’Unione europea. Parigi è in un fase di ottimi rapporti con New Delhi tanto quanto con Riad e Abu Dhabi, altri due perni dell’Imec. Non solo, anche le connessioni con Atene sono ottime, da sempre partner mediterranea dei francesi (orientati anche su una linea anti-turca), e tra pochi giorni il primo ministro greco sarà ospite principale ai Raisina Dialogue (di cui si raccontava in IPS080224). Per Roma, è fondamentale osservare la mossa di Macron, dato che l’Italia è tra i Paesi che hanno firmato il MoU per la costruzione dell’Imec (durante il G20 indiano), è particolarmente attivo lungo le interconnessioni indo-mediterranee (che sono destinate anche ad estendersi all’Africa, magari tramite il Corno e/o la fascia settentrionale) ed è un attore chiave del bacino del Mediterraneo ristretto (che le rotte del corridoio sfrutteranno per arrivare all’Europa).

(Questo articolo è tratto dal Diario Indo Mediterraneo della newsletter “Indo Pacific Salad”. Clicca qui per leggere l’edizione di oggi, “Guerra in Corea?”)


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