Skip to main content

Difesa antiaerea, nuove batterie Samp/T Ng per l’Esercito

L’Italia rafforzerà le proprie difese antiaeree con quattro nuove batterie missilistiche Samp/T Ng. È quanto prevede il nuovo contratto sottoscritto dall’Occar, un passo che sottolinea l’importanza di avere sistemi di difesa aerea aggiornati, in grado di affrontare le minacce dei moderni scenari operativi

Mentre le forze armate di tutto il continente continuano ad aggiornare le loro difese missilistiche, l’Esercito italiano aumenterà i suoi Samp/T Ng, i sistemi di difesa aerea sviluppati da Thales e MBDA, grazie al contratto firmato dall’Organizzazione europea per la cooperazione in materia di armamenti (Occar) per quattro sistemi. Il contratto prevede anche l’aggiornamento dei missili di difesa aerea Aster per l’Esercito e la Marina militare italiana, prepara la futura produzione in serie di sistemi Samp/T Ng per l’aeronautica militare francese e copre l’acquisto da parte del Regno Unito di ulteriori attrezzature per l’aggiornamento di metà vita dei suoi intercettori Aster.

La necessità strategica

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha creato l’urgenza tra i Paesi europei di rafforzare la difesa aerea e di sostituire i sistemi donati all’Ucraina. Come ha dichiarato l’Occar in merito al nuovo contratto, il contesto globale “dimostra l’importanza di fornire sistemi di difesa aerea aggiornati per essere in grado di affrontare minacce sempre più impegnative”. A luglio l’Occar ha firmato un emendamento al contratto quadro di difesa aerea missilistica, noto con l’acronimo combinato franco-italiano Fsaf-Paams, per l’acquisto di cinque sistemi Samp/T Ng per l’Aeronautica militare, per un valore di circa settecento milioni di euro.

Il sistema Samp/T Ng

Il Samp/T Ng è un sistema missilistico terra-aria sviluppato a partire dai primi anni 2000 nell’ambito del programma italo-francese Fsaf (Famille de Sol-Air Futurs, cioè Famiglia di Sistemi superficie aria) dal consorzio europeo Eurosam (formato da Mbda Italia, Mbda Francia e Thales). Come si legge sul sito dell’Esercito italiano, il Samp/T “nasce dall’esigenza di disporre di un sistema missilistico a media portata idoneo a operare in nuovi scenari operativi, prioritariamente caratterizzati da driving factors quali ridotti tempi di reazione contro la minaccia aerea, elevata mobilità e possibilità di adeguare il dispositivo secondo tempi commisurati alla dinamicità della manovra”. Inoltre, l’attuale versione del sistema ha capacità di avanguardia nel contrasto delle minacce aeree e dei missili balistici tattici a corto raggio. Ha un raggio di rilevamento di oltre 350 chilometri e un raggio di intercettazione di oltre 150 chilometri e può ingaggiare più bersagli contemporaneamente. Il sistema utilizza il missile Aster di MBDA, un intercettore a due stadi da 450 chili con una lunghezza di circa cinque metri che può raggiungere Mach 4,5 ed è in grado di effettuare manovre ad alta velocità.

La conformazione delle batterie

La batteria Samp/T è costituita dai seguenti moduli: il modulo di ingaggio costituisce l’elemento dove si esercita il controllo tattico del sistema; nel modulo di comando si esercita la pianificazione della missione, la supervisione della missione in corso e il coordinamento del supporto logistico; il radar multifunzione Arabel 90 effettua la scoperta, l’acquisizione, l’identificazione e l’inseguimento del bersagli a 360 gradi; il modulo gruppo elettrogeno viene utilizzato per alimentare il radar; è caratterizzato dalla presenza di un doppio gruppo elettrogeno al fine di garantire la continuità di esercizio; il modulo lanciatore terrestre è equipaggiato con otto missili Aster30; il missile di tipologia a lancio verticale con guida terminale a seeker attivo; il modulo ricarica terrestre impiegato per effettuare le operazioni di caricamento e scaricamento delle celle dei missili sul lanciatore. Un sistema SAMP/T NG completo comprende fino a sei lanciatori, che in genere richiedono venti membri dell’equipaggio. Ogni lanciatore può sparare i suoi otto missili in circa dieci secondi.

L’impiego operativo

L’Esercito italiano ha attualmente in dotazione cinque batterie. Dall’entrata in servizio del sistema nel 2013, sono state impiegate in molteplici attività operative e addestrative. In particolare, fra il 2015 ed il 2016 un’unità Samp/T è stata schierata a Roma per la sorveglianza dei cieli della capitale in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia; contemporaneamente una seconda batteria ha operato in Turchia nell’ambito dell’operazione Nato “Active Fence” dal giugno 2016 al dicembre 2019, garantendo la sorveglianza, 24 ore su 24, della città di Kahramanmaras, sul confine Sud-Est dell’Alleanza Atlantica, contro missili balistici tattici provenienti dal territorio siriano. Ogni anno le batterie Samp/T hanno preso parte al principale evento esercitativo della Difesa, la Joint Stars presso il Poligono interforze di Salto di Quirra in Sardegna, dove hanno dimostrato la piena interoperabilità coi sistemi di difesa aerea nazionale anche in presenza di Electronic Warfare. Inoltre il Samp/T è stato inserito nel programma Nato “Active Layered Theatre Ballistic Missile”, nato con la finalità di realizzare la difesa di aree o di obbiettivi vitali di interesse dell’Alleanza dalla minaccia missilistica. Infine, è stato recentemente approvato lo schieramento di una batteria Samp/T in Kuwait nell’ambito dell’Operazione Inherent Resolve.


×

Iscriviti alla newsletter