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Trump, Mar Rosso o tassi. Cosa spaventa le imprese secondo Oxford Economic

Secondo l’autorevole centro studi, un ritorno dell’ex presidente alla Casa Bianca potrebbe aumentare le tensioni commerciali e assestare un brutto colpo all’economia globale. Mentre gli attacchi dei ribelli dello Yemen non sono ancora una minaccia così grave

Fa più paura il Mar Rosso o Donald Trump? Le imprese hanno pochi dubbi, un ritorno alla Casa Bianca dell’ex presidente potrebbe essere un problema per l’economia globale, soprattutto sul versante delle tensioni geopolitiche con la Cina. Uno studio di Oxford Economics, tra i più autorevoli think tank del mondo, mette nero su bianco le paure, ma anche le certezze, delle aziende. Le quali condividono solo in parte l’ottimismo che permea l’ultimo World economic outlook del Fondo monetario internazionale.

Prima questione, il possibile taglio dei tassi da parte di Federal Reserve e Bce. I mercati si aspettano una mano tutto sommato pesante, fino a sei sforbiciate a partire dal prossimo mese di giugno. Ma le imprese interpellate, non sembrano pensarla esattamente così. “Le aziende vedono poche possibilità di un sostanziale allentamento delle politiche delle banche centrali quest’anno. In un contesto di crescita più resistente del previsto, solo un intervistato su dieci prevede un allentamento della politica statunitense, almeno della portata prevista dai mercati. L’aspettativa è inferiore rispetto a quanto attualmente previsto dai mercati”, chiariscono gli economisti di Oxford Economics.

Discorso che chiama direttamente in causa le tensioni nel Mar Rosso. Più infatti si aggrava la situazione in quello spicchio di mare, più aumenta il rischio che le banche centrali possano fare retromarcia, allungando i tempi della stretta. Anche qui però le imprese sembrano essere di avviso diverso. “Le preoccupazioni geopolitiche sono aumentate in seguito ai recenti attacchi navali nel Mar Rosso. Tuttavia, le preoccupazioni delle imprese per l’escalation in Medio Oriente rimangono al di sotto dei livelli elevati registrati in ottobre all’indomani dell’attacco di Hamas a Israele e al pari delle preoccupazioni per la Cina e Taiwan”. Tradotto, non è così grave come si crede.

Semmai, preoccupa un ritorno dell’amministrazione Trump, che potrebbe sparigliare le carte nei rapporti tra Stati Uniti e Cina. “L’indagine offre i primi segnali di preoccupazione delle imprese per le conseguenze delle elezioni presidenziali statunitensi di novembre. Due quinti delle imprese considerano la presidenza Trump e l’eventuale escalation delle tensioni commerciali ad essa associata come una delle due principali minacce a breve termine per l’economia globale”.


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