Skip to main content

Perché sarà l’Ucraina il perno del primo G7 a guida italiana

A due anni dall’inizio della guerra in Ucraina, il 24 febbraio si terrà la prima riunione del G7 a presidenza italiana con Kyiv come perno nevralgico del meeting, insieme anche ai dossier su crisi in Medio Oriente e Mar Rosso. E a proposito dei fondi sovrani della Banca centrale russa si sta ragionando in queste ore su come utilizzarli. Tutti gli appuntamenti in vista

Il governo italiano è al lavoro per il primo appuntamento del G7 dei capi di governo, meeting che coincide con il secondo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina. Il 24 febbraio infatti è la data della riunione, una scelta altamente simbolica. A maggiore ragione se si considera che Roma sta negoziando un accordo sulla sicurezza con Kyiv, dopo che qualcosa di simile è stato siglato già a Parigi, Londra e Berlino.

C’è una sovrapposizione di interessi e narrazioni strategiche dietro al possibile meeting che — sebbene niente sia ancora ufficiale — potrebbe essere tenuto da Kyiv, durante una visita lampo di Meloni. Palazzo Chigi sta gestendo modi e tempi, anche in funzione della sicurezza necessaria in un ambiente che Valdimir Putin ha trasformato in campo di battaglia due anni fa. Per la presidente del Consiglio, la cornice rappresentata dal G7 non è solo motivo per celebrare l’anniversario dalla parte giusta della storia, ma diventa anche uno stimolo per il sistema-Italia dinanzi agli alleati.

Priorità Ucraina

Sanzioni più dure a Mosca sarà la priorità del primo tempo del G7 a guida italiana, a cui in videoconferenza si collegherà Volodymyr Zelensky, prima del colloquio vero e proprio fra Giorgia Meloni e i leader degli altri sei Stati (oltre ai vertici dell’Ue, von der Leyen e Michel). Nello specifico, tra le sanzioni figurano anche provvedimenti per chi ha rapito i bambini ucraini in Crimea, Bielorussia e Russia, nell’ambito di una vera e propria deportazione forzata di piccoli. A proposito dei fondi sovrani della Banca centrale russa si sta ragionando in queste ore su come utilizzarli, al netto degli ostacoli di natura giuridica e finanziaria, che ne fanno un questione significativamente complicata.

Al termine del vertice sarà adottata una dichiarazione congiunta. La riunione si terrà nel primo pomeriggio e durerà circa 90 minuti. Spazio ovviamente anche alle crisi in Medio Oriente e Mar Rosso, e alla morte dell’oppositore russo Alexei Navalny, ma sarà Kyiv il centro nevralgico del meeting.

Due anni di resistenza ucraina

Proprio nell’ambito delle iniziative italiane in occasione del secondo anniversario, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha realizzato una medaglia in bronzo che celebra «due anni di resistenza ucraina», coniata dalla Zecca dello Stato su progetto degli studenti della scuola dell’Arte della Medaglia di Roma. L’evento di presentazione, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, si terrà domani e sarà sostenuto da Poste Italiane, che metterà a disposizione i propri punti vendita e realizzerà una campagna di comunicazione dedicata. Per ogni medaglia venduta, saranno devoluti 65 euro al centro di riabilitazione Unbroken Kids, presso l’ospedale St. Nicholas di Leopoli, dedicato alla cura psicofisica dei bambini che stanno subendo i danni della guerra. Saranno presenti anche i responsabili di Unbroken ed alcuni piccoli pazienti.

Sempre domani si terrà la cerimonia “Premio internazionale Alexander Langer 2023”, assegnato a Olga Karatch, giornalista bielorussa, attivista per i diritti umani e una menzione speciale verrà conferita a Zmina, organizzazione ucraina non governativa a difesa dello Stato di diritto e dei valori democratici.

Tra Roma e Kyiv

Da segnalare il colloquio telefonico tra il capo di gabinetto del presidente dell’Ucraina, Andriy Yermak, con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: al centro della conversazione i temi legati al rafforzamento della cooperazione tra le imprese ucraine e italiane, con un’accelerazione dei lavori su un accordo bilaterale di sicurezza tra Ucraina e Italia.

Inoltre domani l’Orchestra di Odessa si esibirà a Montecitorio e al contempo si terrà la prima riunione del gruppo parlamentare di cooperazione italo-ucraino, in attuazione del Memorandum d’intesa sottoscritto dalla Camera e dalla Verkhovna Rada nel 2017.

Infine, è partito il progetto italiano “Mission to Kiev”, ideato da RigeneraDerma, inizialmente immaginato per le donne oggetto di violenza e che oggi viene dedicato ai feriti nel corso della guerra in Ucraina e patrocinata dall’Università di Verona con la collaborazione del professor Andrea Sbarbati e dell’ingegnere Sheila Veronese, del professor Francesco D’Andrea dell’Università Federico II di Napoli, di Andrzej Ignaciuk, past presidente Uime (Union Internationale de Mèdicine Esthétique) di Varsavia e di un gruppo di medici ucraini.



×

Iscriviti alla newsletter