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Un G7 italiano al fianco dell’Ucraina. Da Kyiv Meloni detta la linea

In occasione del secondo anniversario dall’inizio della guerra, Giorgia Meloni si è recata in Ucraina per prendere parte alle commemorazioni e per siglare un accordo con Zelensky. Lanciando segnali molto precisi

Per la videoconferenza del G7, la premier Giorgia Meloni ha fatto una scelta simbolica. Alle 17 ora italiana il presidente del Consiglio si è collegata infatti dalla cattedrale di Santa Sofia nella città di Kyiv, dove la premier si è recata in occasione del secondo anniversario dell’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, avviatasi il 24 febbraio del 2022.

Meloni, assieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il primo ministro del Belgio e presidente di turno del Consiglio Ue Alexander De Croo, e al primo ministro canadese Justin Trudeau, hanno preso parte durante la mattinata a una cerimonia tenutasi presso l’aeroporto internazionale Antonov di Hostomel, a dieci chilometri dalla capitale. L’aeroporto è stato teatro di uno degli scontri cruciali dei primi giorni della guerra, quando i difensori ucraini hanno impedito alle avanguardie russe di prendere il controllo dell’infrastruttura, fondamentale per lanciare l’assalto alla capitale. Per commemorare l’evento, il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha insignito con onorificenze militari alcuni soldati superstiti della violenta battaglia.

La volontà di Giorgia Meloni di essere presente a Hostomel la dice lunga sull’impronta che intende dare al G7 italiano a guida italiana. In un momento di difficoltà per l’Ucraina, che a due anni esatti dall’inizio del conflitto su larga scala non vede ancora spiragli di pace e, l’impegno di Roma è quello di mantenere alta la coesione occidentale nel sostegno al Paese invaso, in un momento in cui questo appoggio sembra traballare.

Non a caso, subito dopo la cerimonia all’aereoporto il presidente del Consiglio italiano si è incontrato con il presidente ucraino in sede privata, incontro culminato nella firma di un accordo di sicurezza bilaterale, in linea con quanto già fatto in precedenza da Germania e Francia e secondo quanto stabilito durante il vertice Nato di Vilnius della scorsa estate.

“Continuiamo a garantire il nostro sostegno, oggi firmeremo anche le nostre garanzie di sicurezza, banalmente perchè riteniamo che in Ucraina si combatta anche per la nostra libertà: è un nostro interesse nazionale. Quello che è accaduto negli ultimi due anni, con i focolai di crisi che vediamo è frutto di quell’invasione, quando saltano le regole del diritto internazionale si rischia di ritrovarsi in un mondo in cui chi è più forte invade il vicino, nessuno è più al sicuro e non so se ci conviene un mondo del genere” ha dichiarato Giorgia Meloni prima dell’incontro con il leader ucraino. Il quale si è affidato a X per commentare: “I nostri incontri con il capo del governo italiano, Giorgia Meloni, sono sempre significativi. Un risultato importante dell’incontro di oggi è stata la firma di un accordo bilaterale sulla sicurezza. Questo documento pone solide basi per un partenariato di sicurezza a lungo termine tra Ucraina e Italia” ha affermato Zelensky.

Anche in apertura della riunione del G7, Meloni ha voluto rimarcare la posizione del governo italiano e della sua presidenza del G7: “Putin non ha tenuto nella dovuta considerazione due fattori. La tenacia degli ucraini e l’unità dell’Occidente. Sono questi i due elementi che hanno fatto fallire il suo piano. E penso che dobbiamo fare molto meglio nello spiegare che l’attuale situazione del conflitto è la nostra vittoria, una vittoria ucraina, e non una vittoria per la Russia come la sua propaganda cerca di affermare”.

“Il messaggio a Zelensky e a tutto il popolo ucraino è che non sono soli: siamo profondamente grati per la lotta che portate avanti per la sicurezza dell’Europa, perché la sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa coincidono. L’Ucraina sta combattendo con tutta l’Europa, per tutta l’Europa, e vi saremo accanto per tutto il tempo necessario”, ha concluso.



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