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Usa e asset russi. Le due certezze di Yellen al G20

Il segretario al Tesoro americano è sbarcata in Brasile per la riunione dei ministri finanziari. Un’occasione per ribadire due concetti: primo, l’economia americana è tornata in salute e questo è un bene per il mondo. Secondo, basta tentennare sui beni sottratti a Mosca

Due terreni, diversi ma ambedue strategici. Da una parte l’economia americana, che si conferma tonica e reattiva. Dall’altra la questione della monetizzazione degli asset sequestrati alla Russia, per finanziare la ricostruzione dell’Ucraina, su cui gli Stati Uniti non intendono arretrare di un millimetro. Della prima questione si è parlato apertamente nel corso del G20 delle finanze in corso in Brasile, dove si è recata in queste ore il segretario al Tesoro, Janet Yellen.

Un appuntamento che arriva in un momento decisamente delicato per l’economia globale. La ripresa post pandemica in Europa è ancora tutta da scrivere, minacciata da una Germania in profonda crisi industriale e ancora troppo dipendente dal punto di vista energetico e da un conflitto in Medio Oriente, con ripercussioni sul Mar Rosso, i cui effetti sono ancora tutti da decifrare. In mezzo a tutta incertezza, c’è una certezza. E cioè che l’economia a stelle e strisce continuerà ad essere il motore della crescita globale.

Lo ha chiarito la stessa Yellen, non appena messo piede sulla terra verdeoro, in una conferenza stampa collaterale ai lavori del G20. Partendo da un dato, la crescita al 3,1% stimata nel 2024 dal Fondo monetario internazionale, che è e rimane un “motore chiave per il pianeta”. Ma, ha puntualizzato l’ex presidente della Fed da San Paolo, “ben consapevoli dei rischi che incombono sulle prospettive globali e che continuiamo a monitorare attentamente. Ma l’economia globale rimane resistente”. Il segretario al Tesoro ha affermato che la forza economica degli Stati Uniti ha sostenuto la crescita globale, alimentata dalle politiche dell’amministrazione Biden per le imprese colpite dalla pandemia e dagli investimenti nella produzione nazionale, nell’energia pulita e nelle infrastrutture.

“Se nel 2023 si fosse verificata una recessione negli Stati Uniti, come molti avevano previsto, la crescita globale sarebbe stata messa fuori strada. Sebbene vi siano rischi per le nostre prospettive, la crescita americana ha costantemente superato le previsioni”, ha dichiarato la Yellen. Tutto questo mentre, e qui il campo d’azione si allarga, Washington continua a giocare di sponda con il G7 per sbloccare il prima possibile la partita sui beni congelati a Mosca. Anche triangolando con il G20.

“In questo momento è necessario e urgente trovare il modo, con gli alleati, di sbloccare gli asset russi congelati dopo l’invasione, pari a un valore di circa 285 miliardi di dollari, e usarli per sostenere la resistenza ucraina e la ricostruzione nel lungo periodo. Credo ci siano gli estremi legali, economici e morali per proseguire. Sarebbe una risposta fondamentale alla minaccia senza precedenti della Russia alla stabilità globale. Renderebbe chiaro alla Russia che non può vincere prolungando la guerra e la incentiverebbe a venire al tavolo per negoziare una pace giusta con l’Ucraina”.
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