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Un bar di Canberra è al centro degli intrighi spionistici Cina-Australia

Il Double Drummer, nel quartiere del potere della capitale, è stato di proprietà della moglie di un politico cinese premiato da Xi per la sua attività del Fronte Unito. Ex funzionari dell’intelligence stupiti dalla rivelazione. Ecco i rischi posti da una “semplice” caffetteria

Un noto bar di Canberra, a pochi passi dal quartiere generale dell’intelligence australiana, era di proprietà della moglie di un politico cinese premiato dal leader Xi Jinping per il suo lavoro di promozione delle ambizioni del Partito comunista cinese in patria e all’estero. A rivelarlo è un’indagine del giornale australiano The Nightly, che ha raccolto lo stupore degli avventori che lavoravano negli uffici governativi dall’altra parte della strada. “Che cosa?”, ha gridato uno sconvolto ex alto funzionario dell’intelligence.

Il bar Double Drummer

Il bar in questione è il Double Drummer, nel cuore di Barton, quartiere del potere di Canberra. Si trova nel National Circuit, dove hanno sede gli uffici del primo ministro, del gabinetto, degli Esteri, della polizia federale, dell’Ufficio dell’intelligence nazionale e dell’agenzia di intelligence esterna Asio. In particolare, l’ingresso del Cyber and Critical Technology Intelligence Centre, ramo dell’Ufficio dell’intelligence nazionale che si occupa di ricerca sulla sicurezza nazionale australiana e analisi di intelligence su scienze e tecnologie critiche, si trova di fronte al Double Drummer.

La proprietà cinese

Nel 2020 tre cittadini cinesi hanno rilevato il bar. Tra questi c’era Zhu Cuihua, moglie di Jin Zengjiang, entrambi laureatisi in Australia. L’uomo, ad agosto, ha ricevuto a Pechino un premio per l’impegno all’estero dal leader Xi, alla presenza del premier Li Qiang e di altri quattro dei cinque membri del Comitato permanente del Politburo, il massimo organo direttivo del Partito comunista cinese. Zhu, 41 anni, ha diretto il Double Drummer fino all’aprile 2022, quasi dieci anni dopo che i media cinesi hanno raccontato per la prima volta l’attività del marito, di un anno più vecchio, nel Fronte Unito, organizzazione di influenza all’estero del Partito comunista cinese, in Australia. Zhu è stata la prima azionista dal gennaio 2022, lo stesso mese in cui il marito è diventato un politico cinese. Prima di allora era la seconda azionista. Gli attuali proprietari non hanno voluto commentare la vicenda al giornale.

Gli avventori speciali

Il bar era frequentato da clienti con pass di sicurezza del governo federale. Un ex funzionario dell’intelligence australiana, sotto anonimato, ha detto: “Se si ribalta la situazione, si ha un’idea della gravità del rischio potenziale. Se potessimo gestire un bar nel cuore del distretto dell’intelligence di Pechino come honeypot, provate a immaginare il bottino. Identificheremmo gli agenti di una serie di agenzie di intelligence – i loro volti, i loro nomi, i loro amici, la loro famiglia, le carte di credito che usano”. Senza dimenticare la possibilità di raccogliere informazioni tramite il wi-fi, dispositivi d’ascolto o telecamere di sorveglianza collegate a sistemi di riconoscimento facciale e intelligenza artificiale.

I sospetti

“Non vi è alcuna prova che Zhu e Jin o gli altri proprietari di Double Drummer siano stati coinvolti in attività di raccolta di informazioni per il governo cinese”, precisa il giornale. Che però aggiunge: “Si ha l’impressione che la quota di proprietà di Zhu nella caffetteria abbia dato a Jin, un cittadino cinese che è un politico cinese e un dirigente di un’organizzazione che incoraggia il furto di proprietà intellettuale, un accesso privilegiato ai membri della comunità di intelligence australiana, in un momento in cui i Five Eyes hanno messo in guardia dalle interferenze straniere e dal trasferimento di proprietà intellettuale da parte del governo cinese”.

L’alert dell’Fbi

Soltanto lunedì Christopher Wray, direttore dell’Fbi, aveva posto l’attenzione sulle acquisizioni immobiliari cinesi negli Stati Uniti. “Siamo particolarmente preoccupati per le situazioni in cui l’acquisto di un terreno vicino a un’installazione militare, a un’infrastruttura critica, a qualcosa del genere, potrebbe essere sfruttato”, aveva spiegato. Gli Stati Uniti stanno indagando su “una serie di casi” di acquisti di terreni da parte di cinesi, aveva aggiunto.

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