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Stop ai combattimenti e aiuti umanitari. Cosa chiedono i parlamentari europei da Gaza

Un gruppo di parlamentari di Pd e M5S è nella Striscia di Gaza per incontri con le strutture umanitarie che operano nell’area invasa da Israele. Nella carenza di gran parte dei beni primari, i legislatori italiani chiedono un cessate il fuoco umanitario

La delegazione organizzata da Aoi, in collaborazione con Arci e Assopace Palestina, di operatrici e operatori umanitari, dirigenti associativi, parlamentari, giornaliste e giornalisti, è arrivata ieri al Cairo e oggi è entrata nella Striscia di Gaza tramite il valico di Rafah. La delegazione, spiega una nota, porterà il messaggio lanciato da ottobre dalla società civile italiana per il cessate il fuoco, per l’aiuto umanitario, per la ripresa delle trattative diplomatiche e per la pace; iniziative sotto l’egida delle Nazioni Unite.

Questa mattina ci sono stati una sere di incontri con i rappresentanti delle agenzie dell’Onu impegnate nella Striscia. “Sulla base di quanto affermato da tutti gli interlocutori, la delegazione parlamentare sollecita ancora una volta il governo italiano a far sentire la propria voce per un cessate il fuoco presso gli organismi della Comunità internazionale, come indicato dal Parlamento con la mozione recentemente approvata”, affermano i parlamentari della delegazione Stefania Ascari, Carmela Auriemma, Angelo Bonelli, Ouidad Bakkali, Laura Boldrini, Dario Carotenuto, Sara Ferrari, Nicola Fratoianni, Valentina Ghio, Francesco Mari, Andrea Orlando, Rachele Scarpa, Arturo Scotto, Alessandro Zan.

La delegazione del Movimento Cinque Stelle – composta da Stefania Ascari, Carmela Auriemma e Dario Carotenuto – spiega di essere arrivata ieri in Egitto per la prima giornata della missione a Rafah promossa dalle Ong della Rete Aoi. La prima tappa è stata il Cairo per le audizioni di organizzazioni della società civile palestinese che operano a Gaza e per un incontro con l’ambasciata italiana in Egitto. “Ringraziamo e sosteniamo i nostri parlamentari che, in questo momento, stanno già ascoltando gli operatori di Medici Senza Frontiere: la referente a Gaza dell’associazione ha già evidenziato come quello che sta succedendo a Gaza non lo abbiano mai visto in tutta la loro storia. Continuiamo a chiedere che il Governo italiano dia seguito alla mozione approvata alla Camera e si impegni attivamente per un cessate il fuoco totale e permanente a Gaza. La pace si costruisce con la pace”, è il messaggio che comunicano.

Stesso iter e appuntamenti per la compagine Pd: “La situazione va oltre ogni immaginazione. Più di metà degli edifici è stato distrutto, i bombardamenti impediscono la distribuzione di aiuti e l’installazione di apparecchiature mediche. Ci sono persone che non mangiano ormai da decine di giorni, alcune si alimentano con il mangime per gli animali. Il sistema sanitario, già deficitario, non esiste più – spiega in un messaggio via Facebook l’ex ministro del Lavoro, Andrea Orlando – e malati e feriti non possono essere più curati. Il personale non è più in grado di raggiungere i pochi centri ancora funzionanti. Per esempio non funziona più l’unica struttura in grado di fare la radioterapia. Le persone oltre che per i bombardamenti muoiono per questo. La grande maggioranza sono donne o bambini. I bombardamenti impediscono qualsiasi intervento di cura e di assistenza. Tutti ci chiedono solo una cosa: cessate il fuoco”.



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