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Natalità e politiche sul lavoro. Cosa ha fatto il governo per le donne

Le iniziative intraprese dal governo a favore delle donne. Dalla conciliazione vita-lavoro, le politiche per incentivare la natalità e il piano asili nido. Questa mattina l’incontro organizzato dalla senatrice Ester Mieli con la ministra Eugenia Rocella per fare il punto in vista dell’8 marzo

“Le battaglie per le donne trovano cittadinanza nella destra, perché sono battaglie di libertà”. Il tetto di cristallo infranto, la linea chiara sulle politiche a favore della genitorialità e contro le violenze sulle donne. E la legge che porta il suo nome.

La ministra della Famiglia, Eugenia Roccella rivendica “un lavoro straordinario: abbiamo fatto molto più noi in un anno e mezzo, rispetto a tanti altri in molto tempo in cui sono stati al governo”. L’occasione è la conferenza Pari dignità, pari libertà organizzata dalla senatrice di FdI, Ester Mieli questa mattina in Senato in vista dell’8 marzo. Oltre alla ministra e alla senatrice, i due capigruppo di Fratelli d’Italia Lucio Malan e Tommaso Foti e il responsabile organizzativo del partito Giovanni Donzelli.

Dalla conciliazione vita-lavoro, passando per un giro di vite per “la prevenzione dei reati contro le donne” (che ha avuto l’unanimità dei consensi nei due rami del parlamento), fino alle politiche per incentivare la natalità. Roccella identifica in questo ultimo tema una “priorità per il Paese”. A questo si legano “le misure messe in campo per sostenere il lavoro femminile, che registra dati incoraggianti e in grande crescita, l’introduzione del bonus mamme e il piano asili”.

Di qui la necessità di continuare “ad agire sul welfare – prosegue il ministro – sensibilizzando anche il mondo delle imprese: il Governo può fare tanto, ma anche da parte dei privati occorre un impegno concreto in questo senso”. Perché, conclude Roccella, lavorare per ottenere condizioni migliori per le donne “significa lavorare per la libertà”. Così come una legislazione più efficace, contribuisce a “creare un clima culturale diverso nel Paese”. Con l’auspicio che “i dati sui femminicidi, il prossimo anno, ci raccontino un’altra storia”.

È un proponimento che condivide anche Foti, che passa in rassegna una serie di provvedimenti – nati in seno per lo più alla legge Roccella – messi in campo dal governo. “La prevenzione – spiega il capogruppo di FdI alla Camera – è il primo aspetto, fondamentale, del contrasto alla violenza sulle donne”. In termini di strumenti sul piano giuridico, il deputato cita “l’ammonimento del questore” e, sotto il profilo dell’intervento governativo, ricorda “l’impegno economico di 55 milioni di euro per finanziare i centri anti violenza”.

Non senza una venatura polemica, Giovanni Donzelli ricorda l’impegno di Fratelli d’Italia nelle battaglie a favore delle donne partendo dall’esempio del leader. Giorgia Meloni. “Il premier – dice – non è arrivata lì in virtù delle quote rosa, ma per meriti acquisiti sul campo. E francamente fa sorridere sentire la segretaria del Pd sostenere che Fratelli d’Italia e il governo facciano politiche contro le donne”.

Proprio per sfatare i miti di una narrazione che non “dà atto all’esecutivo di tutti gli sforzi fatti fino a qui”, Fratelli d’Italia distribuirà – in vista dell’8 marzo, in 250 punti in tutta Italia oltre mezzo milione di opuscoli che ripercorrono l’attività del governo.

“L’aiuto alle madri è un aiuto a tutti – esordisce il senatore Lucio Malan – ed è questo il principio che guida l’azione di questo governo. Questo è il primo esecutivo presieduto da una donna, che ha introdotto misure mai pensate in precedenza”. Non solo. “Quest’anno – aggiunge – si è raggiunto il record di occupazione femminile. Si tratta per lo più di lavoro stabile, che è uno fra i presupposti fondamentali per formare una famiglia”. Anche le imprese sono state “agevolate in questo senso, grazie alla defiscalizzazione che abbiamo messo in atto”.

Il suggello alla mattinata arriva proprio dalla senatrice Mieli. “Non si deve scegliere se essere madri o essere donne che lavorano – esordisce la senatrice – . E, in ossequio all’impegno di fare bene assunto dal premier Meloni all’inizio del mandato, questo governo sta il più possibile cercando di fare in modo che le donne non si sentano più costrette a fare questo tipo di scelta”. Anche Mieli cita i dati sul mondo del lavoro. “Le ultime rilevazioni Istat – scandisce – certificano un record in termini di occupabilità femminile. E questo è un chiaro segnale che le politiche messe in campo da questo esecutivo stanno sortendo effetti positivi per tutto il Paese. Le donne, le stiamo prendendo per mano”.

 

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