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L’Aukus si avvia verso la prima espansione? I colloqui con il Giappone

Il vicesegretario Campbell annuncia lo svolgimento di colloqui tra Usa e Giappone per il prossimo aprile, incentrati sul secondo pilastro di Aukus. Menzionando anche le Filippine

Nel vertice giappo-statunitense previsto per il prossimo aprile, i rappresentanti di Tokyo e Washington dovrebbero discutere dell’integrazione giapponese all’interno del sistema di collaborazione tecnologica del patto sulla sicurezza trilaterale (fino ad ora) Aukus, che riunisce Gran Bretagna, Stati Uniti ed Australia.

Così è quanto dichiarato, in occasione di una conferenza stampa svoltasi giovedì 22 marzo, dal vicesegretario di Stato americano Kurt Campbell. “Raramente, se non mai, la partnership tra Stati Uniti e Giappone è stata più forte”, ha commentato Campbell, che in precedenza ha ricoperto il ruolo di coordinatore per gli Affari Indo-Pacifici presso il Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, aggiungendo poi che il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden “non vede l’ora di ospitare il Primo Ministro Fumio Kishida e sua moglie per quella che pensiamo sarà una visita storica […] L’amministrazione Biden sta ponendo la cooperazione e l’impegno con gli alleati e i partner al centro assoluto di tutti i nostri sforzi a livello globale […] Questo trilaterale è così importante, dato l’interesse comune di Stati Uniti e Giappone nel mantenimento della pace e della stabilità nel Mar Cinese Meridionale”.

Il patto Aukus, stipulato nel 2019 da Londra, Washington e Canberra per accrescere la sicurezza nella regione indo-pacifica, si basa su due pilastri: il primo concerne la consegna all’Australia di sottomarini a propulsione nucleare con armamento convenzionale; il secondo invece riguarda la cooperazione dei Paesi coinvolti sullo sviluppo di capacità belliche avanzate, tra cui l’intelligenza artificiale e le tecnologie ipersoniche. Questa seconda componente del trattato è stata sin dall’inizio concepita per estendersi in un secondo momento ad altri Stati interessati.

“Ci sono chiaramente aree in cui il Giappone potrebbe apportare capacità sostanziali per la sicurezza e il perseguimento di obiettivi tecnologici che promuovano obiettivi comuni nell’Indo-Pacifico. Tra questi vi sono la robotica avanzata, le iniziative cibernetiche e alcune attività di guerra antisommergibile” ha detto Campbell durante la conferenza stampa.

Secondo alcune fonti, i tre Paesi membri dell’Aukus starebbero accelerando sul processo di espansione dell’intesa ai Paesi inclini a prendervi parte, così da perfezionare la loro adesione prima dello svolgersi di elezioni, come quella statunitense, che potrebbero portare a cambiamenti repentini nella politica estera.

Durante il suo intervento il vicesegretario di Stato tocca anche il tema delle Filippine, di cui riconosce il ruolo critico svolto “dal punto di vista politico, geografico e strategico” nel Mar Cinese Meridionale, suggerendo che Giappone e Stati Uniti possano instaurare un dialogo trilaterale regolare con il Paese insulare, le cui tensioni con la Repubblica Popolare Cinese sono alle stelle per via dei numerosi incidenti tra i rispettivi navigli avvenuti nei pressi del Second Thomas Shoal e in altre terre emerse contese nel Mar Cinese Meridionale.

 


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