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Anche il G7 combatterà il fentanyl. Tutti i dettagli

Oltre alla Strategia nazionale presentata ieri a Roma, il fentanyl sarà anche fra i temi centrali nella riunione G7 del Roma-Lione Group, che si terrà ad aprile a Roma d in quella prevista a ottobre, nonché fra i dossier “nel filone ministri degli Esteri del G7” a presidenza italiana

Sebbene in Italia il fentanyl non rappresenti un’emergenza come in altri Paesi, poche settimane fa il ministero della Salute ha trasmesso un’allerta di grado 3, il più alto previsto, chiedendo di potenziare la vigilanza e chiamando a rapporto medici, farmacie e ospedali. Nella giornata di ieri, inoltre, è stato divulgato il Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di fentanyl e di altri oppioidi sintetici da parte del dipartimento Politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri, che indica una serie di attività di prevenzione per contrastare l’emergenza del fentanyl e proteggere l’Italia da questa minaccia. Includendo un capitolo sulle azioni da mettere in campo “nel caso in cui in Italia si venisse a creare una situazione di emergenza”.

USO TERAPEUTICO

“Il fentanyl – spiega il documento – è un potente oppioide sintetico con impiego analgesico e anestetico. Come analgesico, ha effetti simili a quelli della morfina, ma è da 50 a 100 volte più potente di quest’ultima è 50 volte più potente dell’eroina. Come la morfina, è un farmaco tipicamente utilizzato per trattare il dolore in forma grave, specialmente in chirurgia, traumatologia e oncologia. Alcune volte, inoltre, è usato per trattare pazienti con patologie dolorose croniche, quando resistenti ad altri oppioidi”.

FENTANYL E DERIVATI

Ma, come si legge nella Strategia, il fentanyl può essere utilizzato anche a “scopo voluttuario”, sia impiegando “prodotti distratti dal mercato farmaceutico”, sia “prodotti clandestini e distribuiti attraverso i mercati illegali della droga”. Sebbene il fentanyl venga comunemente associato a droghe “classiche” come eroina, cocaina e metamfetamina è così potente da poter essere letale anche in dosi minime (3 milligrammi causano una intossicazione acuta). Inoltre, oltre ai suoi derivati utilizzati come anestetici e analgesici come alfentanyl, sufentanyl, remifentanyl e carfentanyl, vi sono il furanilFentanyl e l’ocFentanyl, derivati più potenti dei fentanyl stesso, non approvati per uso medico e venduti illegalmente nel mercato clandestino.

L’ITALIA

In Italia l’emergenza è ancora contingentata. Dal 2016 ad oggi sono stati registrati solo due decessi e cinque intossicazioni. Tra il 2018 e il 2023, però, sono stati sequestrati 123,17 grammi di fentanyl in polvere e 65 dosi fra compresse e altri confezionamenti. Dal 2020, ad ogni modo, i derivati del fentanyl, analogamente al fentanyl stesso, sono stati inseriti nella tabella 1 delle sostanze stupefacenti dal 2020 attraverso un decreto in vigore dal mese di luglio dello stesso anno. Ma dove si acquista il fentanyl per uso non terapeutico? Secondo il dossier, lo strumento più utilizzato è il dark web.

LE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE

Tra i primi punti citati dal piano di azione e prevenzione del dipartimento Antidroga, il potenziamento dei controlli per impedire l’accesso, la circolazione e la diffusione illecita del fentanyl e dei suoi analoghi sul territorio italiano. Tra gli strumenti, il monitoraggio degli sviluppi dei mercati al dettaglio e l’implementazione delle tecnologie più innovative per identificare rapidamente e con certezza stupefacenti sintetici e precursori chimici di droghe. Ma si propone anche l’apertura di “uffici antidroga all’estero non solo nei Paesi di maggiore produzione e traffico di oppiacei o di precursori, ma anche presso quelle Agenzie che più di altre sono attive nel contrasto al narcotraffico” come la Dea e l’Nca e un maggiore scambio di informazioni e best practice tra Forze di polizia e agenzia delle Dogane. Inoltre, si annuncia una più attenta analisi dei flussi commerciali in import ed export per attivare specifici profili di rischio.

G7, DOSSIER FENTANYL

Il fentanyl sarà inoltre fra i temi centrali nella riunione G7 del Roma-Lione Group, che si terrà ad ad aprile a Roma, ma anche di quella prevista a ottobre. Ma sarà anche fra i dossier, come si legge nella Strategia “nel filone ministri degli Esteri del G7” a presidenza italiana.

POTENZIAMENTO DEI CONTROLLI

Potenziare i controlli per evitare la diversione della sostanza per altri usi non sanitari è fra gli strumenti proposti dal dipartimento antidroga, coinvolgendo le istituzioni locali, le Asl, le farmacie ospedaliere e non e in generale tutte strutture legate al Servizio sanitario nazionale. Ma le verifiche verranno ampliate anche in relazione al web, con l’obiettivo di intervenire celermente in caso di commercializzazione di farmaci contraffatti, alterati o privi di autorizzazione o più specificatamente di droghe e sostanze psicotrope.

PROCEDURE DI ANALISI E SERVIZI D’URGENZA

Per contrastare il fentanyl, la Strategia prevede inoltre un importante capitolo al tema degli esami tossicologici, prevedendo un accrescimento della capacità di svolgimento degli esami tossicologici sui reperti sequestrati come da ex art. 75 del T.U. 309/90. Ma anche e soprattutto una notevole sensibilizzazione delle Procure della Repubblica sul fenomeno per “richiedere approfonditi esami in casi di sospetta intossicazione acuta e in generale per tutte le morti violente per la ricerca delle sostanze stupefacenti”. Inoltre, il testo annuncia l’attivazione di servizi di urgenza (pronto soccorso, terapie intensive, laboratori clinici d’urgenza) per far eseguire ricerche specifiche in caso di intossicazione acuta, ma anche attività di organizzazione e formazione degli operatori delle Forze di polizia, sanitari, sociali e di strada. Infine, si affronta il tema dell’efficientemento del sistema di allerta nazionale (News-D) e di incrementare la sensibilizzazione dei giovani, dei genitori e delle persone più esposte al rischio sulla pericolosità di tutte le droghe.

IL RUOLO DELLA COLLABORAZIONE

Ma dal Piano si evince soprattutto la volontà di coinvolgere tutte le istituzioni, generando sinergie strategiche e di lungo termine. Fra queste, tutti i ministeri, ma anche il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, il dipartimento per l’Informazione e l’editoria, la Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, la Direzione centrale per i servizi antidroga (Dcsa), la Polizia, i Carabinieri, la Guardia di finanza, l’Agenzia delle Dogane, la Conferenza delle Regioni e Province autonome e il Sistema nazionale di allerta rapida per le droghe (News-D). Ma anche Aifa, Iss, Centri collaborativi del Sistema nazionale di allerta rapida per le droghe, Centro Antiveleni di Pavia, Tossicologie forensi, Organizzazione nazionale antidoping e Federazione medico sportiva italiana.

ALERT: IN CASO DI EMERGENZA

“Nel caso in cui in Italia si venisse a creare una situazione di emergenza – cita in conclusione il dossier – le azioni che verrebbero messe in campo hanno come obiettivo una pronta risposta di tutte le istituzioni deputate alla tutela della salute e sicurezza pubblica”. Non escludendo, di conseguenza, un contagio nazionale, ma condividendo al contempo una strategia tempestiva e definita in caso di necessità eventuale. Lato ministero della Salute, però, si cita l’esigenza di rinnovare le linee guida a seconda dell’andamento progressivo del fenomeno, con riferimento specifico al monitoraggio scorte e alla programmazione della produzione di naloxone, antagonista degli oppioidi impiegato come antidoto in caso di sovradosaggio acuto o overdose da oppioidi.


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