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Allerta terrorismo in Italia, controlli rafforzati. Ecco cos’ha deciso il Viminale

Il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha deciso di proseguire l’attività di monitoraggio, anche sul web, da parte delle forze di polizia e dell’intelligence per individuare eventuali situazioni di rischio. Anche in vista della Pasqua

Proseguire l’attività di monitoraggio, anche sul web, da parte delle forze di polizia e dell’intelligence per individuare eventuali situazioni di rischio sul territorio nazionale. È quanto stabilito questa mattina nel corso della riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta al Viminale da Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno. Presenti anche il sottosegretario Nicola Molteni, i vertici delle forze di polizia e delle agenzie di informazione e sicurezza. Durante l’incontro è stata effettuata una attenta analisi dell’attentato terroristico di venerdì a Mosca, in Russia anche ai fini dell’aggiornamento delle misure di prevenzione antiterrorismo già disposte.

L’attività di prevenzione ha consentito, dal 7 ottobre 2023 a oggi, di espellere per motivi di sicurezza 47 soggetti, di cui 9 con provvedimento del ministro dell’Interno, si legge in una nota del Viminale. Nel 2024 sono stati 23 i provvedimenti, di cui 5 emessi dal ministro dell’Interno, prosegue il comunicato.

Anche vista delle prossime festività pasquali, il Viminale ha deciso di disporre un’intensificazione delle attività di vigilanza e di controllo da parte delle forze di polizia con la pianificazione di specifici servizi operativi, fissi e dinamici, riservando la massima attenzione ai luoghi di maggiore aggregazione e transito di persone, nonché a tutti gli obiettivi sensibili, alla luce di un loro eventuale aggiornamento. Papa Francesco ha un programma fitto di eventi a Roma e in Vaticano nei giorni che precedono la domenica di Pasqua.

L’Italia non è l’unico Paese europeo a essersi mosso in questa direzione. La Francia, che sventa quasi “ogni mese” attacchi di matrice jihadista come dichiarato dal ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, ha aumentato la sua posizione di allerta di sicurezza al livello più alto. In Germania, Cornelius Funke, portavoce del ministero dell’Interno ha dichiarato che la minaccia degli estremisti islamici “rimane acuta”, ma la valutazione del rischio da parte delle autorità non è cambiata a seguito dell’attacco di Mosca. In Serbia, agenti della polizia segreta con mitragliatrici sono stati visti pattugliare le strade di Belgrado durante il fine settimana.

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