La Commissione Esteri della Camera incardina la risoluzione che richiede anche la nomina di un inviato speciale per l’Imec. Inizia l’iter parlamentare per rafforzare la presenza italiana nel progetto di connettività indo-mediterraneo, spiega il vice presidente Formentini
La risoluzione per portare il governo italiano a nominare un inviato speciale per l’India, Middle East, Europe Corridor (Imec) viene incardinata questa mattina in aula dalla III Commissione permanente (Affari Esteri e Comunitari) della Camera, e inizia così il suo iter effettivo.
“Siamo arrivati a un momento importante, perché il nostro Paese deve esserci: e per esserci deve anche avere, alla stregua di altri, un inviato per questo che è uno dei grandi progetti geostrategici del momento, da cui non passano semplicemente le rotte del de-risking, ma si muove quella che potremmo definire la proiezione ‘Go East’ italiana, che tra l’altro trova nell’India e nella regione mediorientale due cardini”, spiega Paolo Formentini, primo firmatario della mozione sostenuta da tutta la maggioranza, vice presidente della Commissione e motore del Comitato Indo Pacifico.
Da diverso tempo il comitato sta portando avanti un’indagine conoscitiva sulla proiezione dell’Italia e dei Paesi europei nell’Indo Pacifico con l’obiettivo di fornire un quadro completo di informazioni e analisi al governo, e da lì costruire una policy strategica per una regione la cui importanza ormai è cruciale negli affari globali. Sempre oggi, il Comitato ospita una doppia audizione: in videocall saranno sentito prima gli esperti del Global China Hub dell’Atlantic Council, e poi Célin Pajon dell’Institut français des relations internationales.
Se è vero che la presenza italiana nell’Indo Pacifico è fondamentale per non far restare Roma indietro rispetto a partner e competitor, allora essa non può che avere nell’Imec un suo elemento chiave, perché è una delle connessioni principale con l’India — Paese con cui l’Italia ha elevato la relazione a strategic partnership. Connessione che peraltro definisce il cosiddetto “Indo Mediterraneo”, concetto geostrategico che si snoda lungo le interconnessioni tra Indo Pacifico e Mediterraneo allargato. Lineamento geopolitico che diventa porta da cui passa l’impegno indo-pacifico italiano, proprio perché parte anche del coinvolgimento mediterraneo stesso.
“Auspico, visto il valore del progetto e la necessità del nostro impegno, che si possa essere rapidi, decisi ed efficaci, lavorando nell’interesse nazionale e per il bene del futuro del Paese”, chiosa Formentini, commentando l’iter parlamentare della sua risoluzione con Formiche.net.