Skip to main content

Giù i tassi ma l’economia batte la fiacca. Messaggio dagli Usa (via Fmi)

​Dagli spring meetings organizzati dal Fondo monetario sono arrivate certezze e qualche dubbio. La Bce può cominciare ad azionare il freno, anche perché la crescita, dentro e fuori l’Europa, ha il fiatone. E Giorgetti ribatte a Georgieva sul deficit

Il vento soffia ancora forte, ma la barca non affonda. Dagli spring meeting del Fondo monetario internazionale, a Washington, arrivano segnali tra l’incoraggiante e il pessimista. Segno fin troppo evidente di una situazione molto fluida, tra la possibile escalation in Medio Oriente, le acque agitate nel Mar Rosso e la guerra in Ucraina. A pochi giorni dalla diffusione del World economic outlook, il Fmi ha riunito in terra americana i principali rappresentanti del mondo finanziario e monetario globale.

Tra questi il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta. Che, proprio dagli Stati Uniti, ha annunciato il possibile taglio dei tassi di interesse a giugno. Una mossa che la Fed americana sembra aver deciso di rinviare oltre questa scadenza a causa delle fiammate inflazionistiche che ancora di registrano negli Usa. In Europa, invece, ha fatto capire il numero uno di via Nazionale, la situazione è diversa. “Da quanto emerso dalla riunione del consiglio direttivo (della scorsa settimana, ndr) e detto dalla presidente della Bce, la disinflazione sta avanzando e questo porterà a riconsiderare il livello della restrizione. È probabile che a giugno si possa portare qualche novità nel livello dei tassi, ovviamente nel senso che diventano meno restrittivi”, ha spiegato il governatore.

Più complessa la situazione dell’economia internazionale. E qui Panetta si è spostato sul versante del 109esimo incontro del Development Comittee, sempre a Washington. “L’economia globale ha considerevolmente rallentato, a riflesso di diverse sfide. Grazie ai progressi compiuti nella lotta contro l’inflazione, i rischi sulle prospettive risultano ora più bilanciati e un atterraggio morbido più probabile. Tuttavia le prospettive di crescita sul medio termine restano sottotono. Una ripresa sbilanciata e l’aumentare della frammentazione economica e politica potrebbero peggiorare il divario tra e nelle nazioni minando la convergenza sui redditi e il welfare per le economie più povere e vulnerabili”.

Di fronte a questa situazione, secondo Panetta è “di primaria importanza che il sistema multilaterale e le istituzioni finanziarie internazionali assumano interventi tempestivi e decisivi. Opportunità e rischi associati con il cambiamento climatico, le nuove tecnologie, le tendenze demografiche, le pressioni migratorie, combinate con la necessità di preservare la pace, sono di natura globale e nessun paese può gestirle da solo”.

Attenzione, non è tutto. Gli incontri organizzati dal Fmi sono stati anche l’occasione per rimettere al centro del dibattito le finanze italiane. Che secondo il Fondo monetario, devono essere attentamente monitorate dal governo, onde non interrompere il percorso di risanamento del deficit, che il Def appena approvato ha fissato al 4,3% per il 2024. “L’Italia ha bisogno di ulteriori sforzi di bilancio nei prossimi due anni. La probabilità che il Paese raggiunga il deficit primario necessario per stabilizzare i suoi livelli di debito (stimato a più dello 0,5% del Pil per il 2024) è meno del 50%”.

Insomma, riferendosi a Italia e Giappone, “alcune economie hanno annunciato nuovi piani di stimolo di bilancio e nuove iniziative di spesa, spesso sulla base di ipotesi di finanziamento ottimistiche” è la sintesi dell’istituzione diretta da Kristalina Georgieva. Pronta la risposta del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che sarà padrone di casa del G7 finanziario di Stresa, a maggio. “I consigli sono sempre ben accetti ma noi stiamo lavorando nella direzione della stabilità del debito. L’Fmi tende storicamente a sottostimare le previsioni di crescita dell’Italia e questo mi conforta. Il governo ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita e la previsione dell’1% fatta dal governo potrebbe rivelarsi realistica”.


×

Iscriviti alla newsletter