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Intelligenza Artificiale. Ecco i dieci cardini della strategia dell’Italia

Il dipartimento per la Trasformazione digitale e l’Agenzia per l’Italia digitale hanno presentato la strategia con cui il nostro Paese si impegna a implementare, proteggere e utilizzare l’enorme evoluzione che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale rappresenterà per il futuro collettivo dell’umanità

L’Intelligenza Artificiale (AI) offre un’ampia gamma di tecnologie che, già in un orizzonte di breve e medio periodo, potranno essere utilizzate per stimolare e accelerare lo sviluppo del nostro Paese, spiega il governo italiano nell’executive summary che accompagna della visione strategica dell’Italia su uno dei temi dominanti del momento.

L’Intelligenza Artificiale è sempre più efficace, ad esempio, nel potenziare la produttività delle imprese e l’efficacia della Pubblica Amministrazione, ottimizzando i processi, riducendo gli errori e migliorando la qualità di prodotti e servizi. Essa sta già abilitando innovativi approcci nel campo della salute e delle cure mediche, garantendo una prevenzione più capillare e attenta, diagnosi più precoci e trattamenti più efficaci. L’AI inoltre migliora l’esperienza dei cittadini nel rapporto con le istituzioni; fornisce — spiega il documento che traguarda un orizzonte temporale che va dal 2024 al 2026 — un prezioso supporto nei processi educativi e di apprendimento; è una preziosa alleata nel miglioramento della qualità della vita delle persone e della gestione sostenibile delle risorse, ottimizzando l’utilizzo di energia e materie prime; è un elemento determinante per garantire la sicurezza nazionale e la difesa del Paese.

Lo sviluppo delle tecnologie di AI ha infatti avuto, e sempre più avrà nel prossimo futuro, ritmi frenetici che apriranno a opportunità e cambiamenti da saper ben governare. Proprio in questo dinamismo si deciderà gran parte della nostra competitività: la capacità di affrontare i cambiamenti non solo come spettatori passivi di una rivoluzione epocale, bensì come attori consapevoli e attenti, capaci di utilizzare e produrre nuove soluzioni tecnologiche, concepite e sviluppate in sintonia con i nostri valori e le peculiarità del nostro sistema-Paese.

Una strategia italiana per l’Intelligenza Artificiale, orientata verso le prospettive della competitività e del benessere dei cittadini, dovrà dunque caratterizzarsi come un grande progetto unitario, in grado di coordinare e finalizzare gli sforzi di tutti gli attori coinvolti, operando in stretta sinergia con la comunità europea e internazionale, favorendo un sistema di regole coerenti con principi etici e di responsabilità sociale, e contemplando una serie di fattori interconnessi, tra cui la privacy, la sicurezza, le questioni di genere, i temi ambientali e la sostenibilità.

Quattro sono le direttrici lungo cui questo progetto prende corpo: Ricerca, Pubblica Amministrazione, Imprese e Formazione, accompagnate da iniziative di potenziamento alle infrastrutture che abilitano l’innovazione e dalla previsione di un sistema per l’attuazione, il coordinamento e il monitoraggio delle attività. Di seguito, i dieci punti che caratterizzano la strategia.

Ricerca Scientifica

Investire nella ricerca fondamentale sull’IA, consolidare iniziative come il Partenariato Esteso sull’IA, promuovere progetti interdisciplinari e ambiziosi, e attirare talenti per mantenere la competitività a livello internazionale.

Valorizzazione della Ricerca Applicata

Sfruttare la ricerca applicata dell’IA attraverso partenariati pubblico-privati, laboratori congiunti tra imprese, università e centri di ricerca, con un focus sui settori di maggiore impatto economico e sociale.

Utilizzo nella PA

Utilizzare l’AI per supportare i processi amministrativi, migliorare l’efficienza e la gestione delle risorse pubbliche, finanziare progetti pilota nazionali e sostenere iniziative che rispettino linee guida di interoperabilità e standard funzionali.

Servizi della Pubblica Amministrazione

Migliorare l’accesso ai servizi pubblici per cittadini e imprese tramite l’AI, assicurando usabilità, privacy e trasparenza, e promuovere la neutralità tecnologica per evitare dipendenze da soluzioni proprietarie.

Formazione Universitaria

Promuovere una formazione universitaria estesa sull’AI per rispondere alla crescente domanda di competenze, con un approccio trasversale e interdisciplinare, e rafforzare la formazione specialistica per profili tecnici e ricercatori.

Educazione nelle scuole

Implementare programmi educativi sull’AI nelle scuole per preparare le nuove generazioni, sensibilizzare la società italiana sulla rivoluzione che l’intelligenza artificiale rappresenta e supportare iniziative di reskilling e upskilling.

Infrastrutture

Potenziare le infrastrutture per lo sviluppo e l’adozione dell’AI, finanziare la creazione di un repository nazionale per la condivisione e il riuso di dataset e modelli legati a iniziative pubbliche.

Inclusione e impatto sociale

Assicurare che l’AI sia inclusiva e abbia un impatto sociale positivo, promuovendo l’accessibilità e l’equità nell’uso delle tecnologie.

Collaborazione Internazionale

Stabilire e rafforzare le collaborazioni internazionali per promuovere standard globali e condividere le migliori pratiche nell’ambito dell’AI.

Attuazione, Coordinamento e Monitoraggio

Creare una Fondazione per l’AI responsabile del coordinamento delle azioni strategiche, della gestione di un fondo dedicato e del monitoraggio dell’attuazione della strategia per un miglioramento continuo.

Questi punti delineano un piano d’azione per integrare l’intelligenza artificiale in vari settori, migliorare l’efficienza amministrativa, promuovere l’istruzione e la formazione, e sostenere la ricerca e l’innovazione. Spero che questa versione sia più completa e soddisfacente. Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti o assistenza, sono qui per aiutarti.

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