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Spia cinese? Cosa sappiamo dell’assistente parlamentare dell’Afd arrestato

Il collaboratore del capolista dell’Afd, noto per le posizioni pro Putin, è stato arrestato con l’accusa di lavorare per l’intelligence di Pechino. Un caso che sembra dimostrazione la sovrapposizione delle reti spionistiche delle due autocrazie in Europa

Un collaboratore del capolista alle elezioni europee del partito di estrema destra tedesco dell’Afd è stato arrestato con l’accusa di spionaggio in favore della Cina. Il fermo a Dresda di un “cittadino tedesco” indicato col nome di “Jian G.” (si tratta di Guo Jian) e definito “collaboratore di un servizio segreto cinese” è stato annunciato da un comunicato della Procura federale tedesca. L’europarlamentare in questione è Maximilian Krah, in passato criticato all’interno del proprio partito proprio per la sua vicinanza alla Cina e di recente diventato oggetto dell’attenzione pubblica per aver rilasciato interviste alla piattaforma internet pro-russa “Voice of Europe” inserita nella lista delle sanzioni nazionali dal governo ceco. Il caso è stato al centro di un recente rapporto della Jamestown Foundation come dimostrazione della sovrapposizione delle reti spionistiche di Russia e Cina in Europa man mano che gli interessi di Mosca e Pechino si avvicinano.

La posizione dell’Afd

L’Afd ha definito “molto preoccupanti” il caso. “Poiché attualmente non disponiamo di ulteriori informazioni sul caso, dobbiamo attendere gli sviluppi delle indagini del procuratore generale federale”, viene aggiunto in una nota.

Le parole della ministra Faeser

Nancy Faeser, ministra degli Interni tedesca, ha definito i caso un attacco sferrato “alla democrazia europea”. “Se si conferma che è stato spiato per conto dei servizi segreti cinesi dal Parlamento europeo, allora questo rappresenta un attacco dall’interno alla democrazia europea”, ha dichiarato l’esponente socialdemocratica. E ancora: “Chi impiega un tale collaboratore ne è anche responsabile”. Il caso deve essere chiarito nei minimi dettagli, ha affermato ancora la ministra: “Tutti i collegamenti e i retroscena devono essere esaminati. Le nostre forze di sicurezza, a cominciare dall’Ufficio federale per la protezione della Costituzione”, ossia i servizi segreti interni, “hanno notevolmente rafforzato il controspionaggio”. In questo modo ci si protegge dalle minacce ibride della Russia, ma anche dalla spionaggio proveniente dalla Cina, ha detto ancora Faeser sostenendo che “i successi delle indagini attuali lo dimostrano”.

Gli arresti di ieri

Già ieri erano stati arrestati tre tedeschi, presunte spie per la Cina in Germania, a Düsseldorf e Bad Homburg: due uomini e una donna avrebbero dovuto raccogliere informazioni sulla tecnologia militare in Germania per trasmetterle al servizio segreto cinese. Al momento degli arresti, gli imputati si trovavano in trattative su progetti di ricerca che potrebbero essere particolarmente utili per espandere la potenza navale della Cina.

La risposta cinese

Wang Wenbin, portavoce del ministero degli Esteri cinese, ha dichiarato che la Cina ha preso nota dei rapporti e della relativa campagna in atto in merito ai casi di spionaggio attribuiti ai servizi segreti cinesi. L’intenzione di questo tipo di campagna è molto evidente, ha aggiunto: ovvero quella di screditare e reprimere la Cina e minare l’atmosfera di cooperazione tra Cina ed Europa.


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