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Nato, porte aperte all’Ucraina e sostegno “solido come una roccia”. Parola di Blinken

In occasione del settantacinquesimo anniversario dell’Alleanza Atlantica, il Segretario di Stato Americano conferma il sostegno per la causa Ucraina. Mentre si discute del piano da 105 miliardi

L’Ucraina entrerà a far parte dell’Alleanza Atlantica, e lo scopo del vertice di Bruxelles è quello di lavorare per l’adesione di Kyiv. Il Segretario di Stato americano Anthony Blinken sceglie la conferenza di celebrazione del 75°anniversario della Nato per rilasciare questa dichiarazione dai toni programmatici. Poco prima, Blinken si era incontrato con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, per discutere della situazione sul campo di battaglia e dei modi per sostenere il settore energetico dell’Ucraina, colpito dai continui attacchi della Russia. “Il sostegno all’Ucraina, e la determinazione di ogni Paese rappresentato qui alla Nato, rimangono solidi come una roccia. Faremo tutto il possibile, gli alleati faranno tutto il possibile per garantire che l’Ucraina abbia ciò di cui ha bisogno per continuare ad affrontare la continua aggressione della Russia contro l’Ucraina, aggressione che si aggrava ogni giorno che passa”, ha dichiarato il Segretario di Stato prima dell’incontro con il plenipotenziario degli Esteri di Kyiv. Il quale ha a sua volta detto di non volere rovinare la festa di compleanno della Nato, ma essersi “sentito in dovere di consegnare un messaggio sconfortante a nome degli ucraini sullo stato degli attacchi aerei russi contro il mio Paese, che distruggono il nostro sistema energetico, la nostra economia e uccidono i civili”.

Dal campo di battaglia le notizie non sono buone. La carenza di munizioni continua a imperversare, mentre Kyiv ha abbassato l’età di leva da ventisette a venticinque anni nel tentativo di far fronte alla mancanza di personale che affligge le sue forze armate; inoltre, come ricordato da Kuleba, i bombardamenti russi con missili e droni stanno continuando a mietere vittime civili e compromettere le infrastrutture ucraine. Mentre in lontananza si staglia l’offensiva di primavera per la quale sembra che Mosca si stia preparando.

Blinken ha anche sottolineato l’urgenza dell’azione dei legislatori degli Stati Uniti per votare sugli aiuti all’Ucraina. Un pacchetto di aiuti comprendente sessanta miliardi di dollari destinati al Paese invaso è infatti ancora impantanato al Congresso statunitense, dove i repubblicani (e in particolare quelli più vicini all’ex-presidente Donald Trump) stanno portando avanti una battaglia di ostruzionismo che perdura da mesi.

In occasione delle celebrazioni, anche gli altri membri dell’Alleanza hanno lodato la determinazione e la perseveranza degli ucraini, promettendo di continuare a fornire aiuti al Paese. I ministri degli Esteri della Nato riuniti a Bruxelles discuteranno infatti sulla proposta per la creazione di un fondo quinquennale (dal valore totale di circa 108 miliardi di dollari) a sostegno delle forze armate dell’Ucraina. Il piano, presentato dal Segretario Generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg, prevede un coinvolgimento più diretto della Nato nel coordinamento dell’assistenza militare fornita dai Paesi membri. Ma la decisione finale sulla proposta non arriverà prima del vertice di Washington, previsto per il prossimo luglio.

Questo sviluppo non deve però essere interpretato come un coinvolgimento diretto dell’Alleanza nella guerra. “Non abbiamo in programma di avere truppe da combattimento della Nato all’interno dell’Ucraina” ha ribadito Stoltenberg. “Gli ucraini chiedono equipaggiamento, munizioni, armi e noi le forniamo. Questo non rende gli alleati della Nato parte del conflitto, ma sosteniamo l’Ucraina nel sostenere il diritto all’autodifesa”.

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