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Produzione europea e soluzioni alle crisi al centro del Consiglio Ue

Anche la presidente del consiglio Giorgia Meloni a Bruxelles per il Consiglio che discute di due dossier in apparenza slegati, ma che contemplano degli effetti a catena della guerra nelle economie. Fiducia dei mercati, esigenza di intraprendere decisioni strategiche, monitoraggio di aree limitrofe che hanno riverberi precisi nell’Ue sono le sottosezioni all’attenzione dei leader degli stati membri

Mentre a Bruxelles il Consiglio di Stato ha bocciato lo stop alla conferenza dei conservatori (con Orban, Farage) decisa dal sindaco socialista di Saint Josse Emir Kir, il Consiglio europeo si sofferma essenzialmente su due questioni: gli orientamenti economici dell’Unione, dettati dal rapporto di Enrico Letta sul futuro del Mercato unico; e gli interventi straordinari di politica estera che riguardano Ucraina, Turchia, Medio Oriente e Libano.

Due dossier in apparenza slegati, ma che se letti in filigrana contemplano degli effetti a catena della guerra nelle economie. Fiducia dei mercati, esigenza di intraprendere decisioni strategiche, monitoraggio di aree limitrofe che hanno riverberi precisi nell’Ue sono le sottosezioni che vengono attenzionate dai leader degli stati membri.

Approccio integrato

Un “approccio integrato” in tutti i settori per “aumentare la produttività e una crescita sostenibile e inclusiva”: ovvero mettere in collegamento industria, energia, digitale, economia circolare e agricoltura in attesa di quanto verrà spiegato dettagliatamente dall’ex premier italiano. Nel mezzo la consapevolezza che è necessario intervenire su una serie di direttrici di marcia.

Primo step, approfondire il mercato unico rimuovendo le barriere rimanenti: il riferimento è nello specifico alla cosiddetta fornitura transfrontaliera di servizi e beni essenziali come i medicinali “basati su esigenze delle imprese e dei cittadini”. Il punto di caduta si ritrova in una “nuova strategia orizzontale entro giugno 2025”.

In secondo luogo l’unione dei mercati dei capitali per cui è caldeggiata l’armonizzazione degli “aspetti rilevanti” dei quadri nazionali e sulla creazione di “un prodotto di investimento/risparmio transfrontaliero semplice ed efficace” per gli investitori al dettaglio. Accanto a ciò una spinta verso la decarbonizzazione anche grazie alle tecnologie digitali e pulite, diversificando le catene di approvvigionamento strategiche che conduca ad una vera unione energetica: ciò porterebbe due risultati come il raggiungimento della sovranità energetica e della neutralità climatica, e l’elettrificazione.

Il comune denominatore che lega competitività, prosperità e leadership a lungo termine europea sulla scena mondiale è l’approccio integrato per accrescere la produttività. Per cui Letta sostiene che l’Ue è dinanzi ad un bivio: “Il Mercato unico deve essere per tutti e deve parlare a ogni cittadino e impresa” e per mettere fine alla frammentazione e agire insieme, “anche noi europei siamo capaci di mettere insieme una cassetta di strumenti in grado di reagire alle sfide e finanziare la transizione verde e digitale”.

Crisi in Ucraina e MO

In secondo luogo il Consiglio dovrebbe ritenere necessario offrire una difesa aerea all’Ucraina e al contempo spingere per consegnare munizioni, artiglieria e missili. Per questa ragione sarà imprescindibile trovare un accordo per destinare le entrate straordinarie derivanti dai beni immobilizzati della Russia a beneficio dell’Ucraina.

Circa la guerra in Medio Oriente sono pronte le azioni contro l’Iran per l’uso di droni in occasione dell’attacco contro Israele: nella bozza del vertice Ue è prevista anche un’analisi sulle relazioni tra Ue e Turchia e sul come migliorare l’assistenza umanitaria a Gaza, attuando la risoluzione 2728 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Ciò sarà possibile anche attraverso il raggiungimento di un cessate il fuoco immediato e il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi.



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