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Molto più di una stazione. Il progetto di Ferrovie

Parte l’iniziativa rivolta agli scali ferroviari dei comuni con meno di 15 mila abitanti e volta a trasformare le stazioni in centri polifunzionali

Rendere le stazioni un valore aggiunto del tessuto sociale sfruttandone la presenza capillare sul territorio nazionale per convertirle in centri multiservizi per i cittadini e le comunità locali. Questo l’obiettivo di Stazioni del Territorio, il progetto promosso dalle società di Ferrovie e rivolto agli scali ferroviari dei comuni con meno di 15 mila abitanti. L’iniziativa mira a trasformare le stazioni in centri polifunzionali utilizzando fabbricati, con spazi disponibili, e aree esterne in disuso così da metterli a disposizione della cittadinanza con l’inserimento di servizi polivalenti e di pubblica utilità.

Nel dettaglio, Stazioni del Territorio coinvolgerà 20 scali in tutta Italia e ha già preso il via in cinque stazioni pilota, situate nelle quattro regioni del Centro Italia coinvolte nei sismi del 2009 e del 2016: Popoli-Vittorito (Pescara), Urbisaglia-Sforzacosta e Matelica (Macerata) sono in fase di completamento, mentre Antrodoco Centro (Rieti) e Baiano di Spoleto (Perugia) sono attualmente interessate dagli interventi che si concluderanno nel 2025. “In Italia abbiamo 2.200 stazioni operative”, ha spiegato l’ad delle Fs, Luigi Ferraris, “di queste 1.200 in comuni sono sotto i 15 mila abitanti, Questi comuni rappresentano il tessuto importante della nostra storia e corrono il rischio di spopolarsi. Abbiamo la responsabilità sociale affinché rimangano attivi nei luoghi e nelle aree di appartenenza. Siamo convinti che questa iniziativa porti a una vera e propria rinascita di questi piccoli centri”.

“Vogliamo costruire una stazione che non sia solo luogo di transito ma anche di sosta e possa costituire il centro del paese. È l’inizio, ci saranno altri comuni identificati. Oggi siamo partiti da Popoli, vuole essere un segnale concreto”. Il numero uno di Piazza della Croce Rossa ha poi raccontato un aneddoto. “Quando ero un ragazzo la stazione era un luogo di incontro e socialità. Avevo uno zio capostazione e da bambino mi portava sempre a vedere un magazzino che oggi è un locker di Amazon. Questo per dire che si tornerà ad avere una nuova centralità della stazione. Un doveroso ringraziamento al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, così come a tutti i sindaci sul territorio. Abbiamo un esempio di sistema, di partecipazione solidale, coinvolti in una grande impresa”.


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