L’astronauta dell’Esa Luca Parmitano collabora con Thales Alenia Space Italia per testare Lunar I-Hab, il futuro sistema di abitazioni lunari. L’obiettivo delle sperimentazioni sarà quello di ottimizzare ergonomia e funzionalità per migliorare la vita degli astronauti sulla Luna
Come si vivrà sulla Luna? Per rispondere a questa domanda, nelle scorse settimane, l’astronauta italiano dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Luca Parmitano, insieme al collega della Nasa Stanley G. Love, è stato coinvolto in una serie di test cruciali per valutare la futura abitazione lunare degli astronauti all’interno del progetto Lunar I-Hab, di cui prime contractor è Thales Alenia Space, joint venture tra l’italiana Leonardo e la francese Thales. Questo progetto è parte integrante del programma internazionale Gateway, che mira a stabilire una presenza umana sostenibile sulla Luna.
In qualità di prime contractor, Thales Alenia Space ha la responsabilità di gestire l’intero programma, dall’ingegneria di sistema alla configurazione funzionale, fino all’implementazione degli aspetti ergonomici e dei fattori umani. L’azienda è anche incaricata della produzione della struttura primaria, dei portelloni e delle porte di attracco, oltre a gestire l’assemblaggio, l’integrazione e i test in conformità con i requisiti della Nasa e gli obiettivi della missione Esa.
Recentemente, il modulo Lunar I-Hab ha subito importanti test per valutare e migliorare le condizioni di vita al suo interno. Questo periodo è stato significativo per il programma Artemis, poiché un team composto da membri di Esa e Nasa, insieme agli esperti di Thales Alenia Space, ha lavorato a Torino per valutare l’ergonomia e le attività che gli astronauti dovranno svolgere nel modulo.
I test human-in-the-loop (Hitl) sono fondamentali nella fase di progettazione e sviluppo di Lunar I-Hab. Queste prove, che coinvolgono la presenza umana all’interno di un modello in scala reale della cabina pressurizzata, hanno come obiettivo principale valutare l’accessibilità e la manovrabilità nel modulo durante le operazioni quotidiane e straordinarie nello spazio. I risultati permetteranno agli ingegneri di individuare potenziali problemi e ottimizzare l’ergonomia, l’efficienza, la sicurezza e la conformità del design, rispettando i requisiti di sistema.
Gli astronauti Parmitano e Love hanno svolto un ruolo cruciale in queste prove, grazie alla loro vasta esperienza acquisita nelle missioni in microgravità a bordo della Stazione spaziale internazionale. I loro feedback sono stati preziosi per aiutare il team di Thales Alenia Space a organizzare e sfruttare al meglio lo spazio disponibile all’interno del Lunar I-Hab per supportare la vita e le operazioni degli astronauti. La partecipazione anche dei due nuovi astronauti dell’Esa Rosemery Coogan e Marcus Wandt ha ulteriormente rafforzato l’approccio centrato sull’uomo dei test.
Il modello di Lunar I-Hab sarà impiegato durante tutta la fase di progettazione fino alla revisione critica del design di sistema (Cdr), un passaggio cruciale che certificherà e definirà il progetto finale, avviando le fasi di assemblaggio, integrazione e verifica. In seguito, il modello sarà aggiornato per migliorare la sua accuratezza, aggiungendo interfacce per simulare operazioni sempre più complesse.