Dall’annuale conferenza con gli sviluppatori, l’azienda di Mountain View ha illustrato gli strumenti che si appresta a lanciare sul mercato. L’ampliamento delle funzioni di IA nel motore di ricerca rappresenta l’annuncio più importante, potenzialmente rivoluzionario – e quindi carico di dubbi
Si attendevano annunci e le aspettative sono state confermate. Durante l’annuale conferenza con gli sviluppatori in California, Google ha illustrato le novità che si appresta a lanciare sul mercato. Sono tante, sono diverse e alcune possono essere anche rivoluzionarie. Tra le più importanti c’è l’introduzione sempre più ampliata dell’intelligenza artificiale all’interno del motore di ricerca. La funzione AI Overview sarà disponibile per gli Stati Uniti ma presto anche per gli altri Paesi, ha spiegato dal palco il ceo Sundar Pichai. “Google è in piena era Gemini, un modello di frontiera pensato fin dall’inizio per essere multimodale”. Gli ha fatto eco Liz Reid, a capo della ricerca dell’azienda. “Contiamo di portarlo a più di un miliardo di persone entro la fine dell’anno”. Con un doppio intento: offrire maggiori servizi e correre più veloci delle aziende rivali.
Veo, l’intelligenza artificiale che crea filmati ad alta definizione, rappresenta non a caso un chiaro guanto di sfida a Sora di OpenAI. Non l’unico, dato che ha annunciato Project Astra, un assistente digitale multifunzione capace di elaborare testi, voci e video in tempo reale, che rientra all’interno dei così chiamati AI Agents, ovvero “sistemi intelligenti che faranno il lavoro per noi sotto la nostra supervisione”. Anche qui parliamo di uno strumento concorrente alla società di Sam Altman, che proprio ieri ha annunciato l’ultima versione di Chat GPT-40, che si avvicina molto ai robot umanoidi nei film di fantascienza.
Molto simile ai chatbot di OpenAI sarà anche Gems, lo strumento che permette di personalizzare l’intelligenza artificiale, a misura della richiesta dell’utente. Per esempio, ha spiegato Big G, può diventare un compagno con cui allenarsi in palestra o cucinare, un ottimo personal trainer o semplicemente un motivatore.
Sempre grazie alle funzioni di Gemini, è stato sviluppato Ask Foto, il servizio che permette di trovare immagini conservate in archivio tramite il proprio timbro di voce. Scrollare diventerà un’azione obsoleta, perché nel momento in cui si chiederà al sistema di ritrovare una determinata immagine, ecco che questa apparirà ai nostri occhi. Sono state svelate anche le nuove funzionalità in Workspace, che verranno integrate nella finestra di Gmail, Documenti, Drive, Presentazioni e Fogli, su cui sarà più facile lavorare.
Tuttavia, l’elemento portante di questa rivoluzione è rappresentata dall’espansione dell’IA su quello che rimane il punto di forza dell’azienda: il suo motore di ricerca. È con questa funzione che Google ha iniziato la sua ribalta (oggi è utilizzato da due miliardi di cittadini e l’anno scorso ha fatto incassare 173 miliardi di dollari), motivo per cui su questo campo non intende lasciare spazio a nessuno. Gli sviluppatori dell’azienda ci stavano lavorando da oltre un anno e ora sono pronti al rilascio.
Cambieranno notevolmente le regole del gioco. La ricerca sarà infatti trasformata: ad esempio, per rimanere informati si potrà chiedere a voce e il sistema produrrà una sorta di riassunto della notizia che si vorrà conoscere. In questo modo, gli articoli online serviranno più al motore di ricerca che non al lettore, al quale basteranno poche righe per essere aggiornati. Da Google provano a rassicurare affermando che, per chi lo preferisce, si potrà comunque continuare a utilizzare le vecchie funzioni. Ma se il cambiamento prende piede come probabile, tornare indietro sarà difficile.