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Dalla terra allo spazio. Così Elt Group punta sull’innovazione per la difesa

L’innovazione tecnologica è sempre più alla base dei sistemi di difesa di oggi e di domani, e nel prossimo futuro la deterrenza dei Paesi si baserà sempre più sull’innovazione. Proprio su questo principio si basa l’acquisizione di Elthub, società specializzata nell’innovazione per la difesa, da parte di Elt Group, che punta alla creazione di un nuovo polo innovativo con focus sui domini terrestre e, soprattutto, spaziale

Dalle orbite alle insidie terrestri, passando per tutti i domini tradizionali e nuovi, le soluzioni tecnologiche innovative sono ormai indispensabili all’efficacia e all’efficienza dei sistemi e degli apparecchi militari che operano in questi settori. La necessità di innovare, di essere all’avanguardia e di rimanere in prima linea nell’innovazione sono considerati, anche nella dottrina delle Forze armate, un elemento imprescindibile alla base della sicurezza di un Paese. Si tratta della deterrenza tecnologica, come è stata definita più volte dal capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.

L’acquisizione

È in questo contesto che si inserisce anche l’ultima acquisizione di ELT Group, che ha confermato l’acquisto del 100% di Elthub, società abruzzese che già da due anni contribuiva alle attività di ricerca ed innovazione del gruppo Elt, e che già lavorava nella divisione New Tech Lab della società romana. La nuova controllata è specializzata in particolare proprio negli aspetti dell’innovazione e della ricerca e sviluppo per il comparto della difesa e della sicurezza. Per Elt Group, l’azienda già partecipava con le sue competenze nei settori della microelettronica e della biodifesa e un track record di esperienze nel settore spazio, dove lavora da molti anni a microsatelliti per esperimenti in ambito militare e civile. L’azienda ha inoltre sviluppato linee di prodotti innovativi anche in termini di sostenibilità quali tecnologie idroponiche per uso militare e civile e stampanti 3D alimentari. L’azienda possiede inoltre asset quali laboratori di Microelettronica, camera pulita certificata fino alla classe 10 (ISO 4), e un’officina meccanica con una capacità di prototipazione rapida.

Un polo dell’innovazione

Come spiegato dall’amministratore delegato e presidente di Elt Group, Enzo Benigni, l’operazione “si inserisce nella traiettoria del piano strategico Tenet 2030, che sta ridisegnando i perimetri e le ambizioni dell’azienda in particolare nei segmenti Land e Space” definiti “una frontiera sfidante per il settore miliare e civile a cui dedichiamo investimenti e ricerca creando oggi un centro di competenza in Abruzzo per business nuovi e tradizionali generando valore e crescita. L’acquisizione, infatti, punta a creare un vero e proprio centro di competenza in Abruzzo in questi due settori per tutto quello che riguarda l’electronic warfare (Ew) e in generale le operazioni nello spettro elettromagnetico. In particolare, verrà dato impulso ai sistemi di Ew per la dimensione spaziale e verrà incentivata la linea di prodotti all’elettro-ottica per il terrestre e ai sistemi di difesa contro gli esplosivi improvvisati (i cosiddetti Ied) e contro i droni, riconosciute tra le principali minacce ai sistemi terrestri degli attuali scenari bellici.

Il focus sullo spazio

Un’attenzione particolare è rivolta soprattutto al dominio spaziale, con l’azienda che ha lavorato alla spazializzazione del suo portafoglio di sistemi di guerra elettronica, electronic intelligence e jammer, come sottolineato ancora da Benigni. Lo stesso presidente ha anche ricordato come nel 2023 Elt Group abbia portato il suo primo payload in orbita bassa. Si tratta del sistema Scorpio, uno strumento per la raccolta di informazioni attraverso lo spettro elettromagnetico, che ha raggiunto l’orbita a bordo di un Falcon 9 di SpaceX, partito dalla stazione spaziale di Vandenberg, in California. Nell’occasione, il presidente Benigni aveva commentato come “la particolare esperienza che deriva dall’applicazione delle competenze nel settore Emso nel dominio spaziale rappresenta oggi una risorsa strategica per la sovranità tecnologica dell’Italia in un ambito e un settore sempre più cruciale per la difesa e la sicurezza anche in ambito civile”.

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