Il gruppo elettrico guidato da Flavio Cattaneo chiude i primi tre mesi dell’anno con un risultato netto ordinario di quasi 2,2 miliardi, in aumento del 44,2% sul 2023. Corre anche l’ebitda e tiene l’indebitamento, mentre la discesa dei prezzi dell’energia impatta sui ricavi
La discesa dei prezzi dell’energia non ha impedito a Enel di chiudere un trimestre all’insegna della crescita e di confermare i target indicati al mercato lo scorso novembre. Il gruppo elettrico guidato da Flavio Cattaneo ha infatti chiuso un primo trimestre all’insegna della crescita, sia sul fronte della redditività, sia dell’utile. Unico neo, i ricavi, su cui però ha pesato la citata contrazione del costo dell’energia e il progressivo abbandono delle fonti termoelettrici. Partendo proprio dalle voci più importanti dei conti diffusi al termine di una giornata piuttosto tonica in Borsa (+1% a Piazza Affari), l’Ebitda ordinario ha toccato quota 6 miliardi, registrando una crescita dell’11,3% sul primo trimestre del 2023.
Un incremento, hanno spiegato da Enel, “riconducibile al positivo contributo delle diverse unità di business e geografie. In particolare, ai positivi risultati dei business integrati grazie alla generazione rinnovabile, nonché all’ottimizzazione dei costi di approvvigionamento che ha contribuito a un miglioramento dei margini nelle vendite. Positivo, al netto delle variazioni di perimetro, anche l’andamento delle attività di gestione delle reti di distribuzione”. Per quanto riguarda l’utile, il risultato netto ordinario ha sfiorato i 2,2 miliardi, in netta crescita rispetto agli 1,5 miliardi dello stesso periodo del 2023, mettendo così a segno un aumento del 44,2%. “L’aumento è principalmente riconducibile all’andamento positivo della gestione operativa ordinaria e all’ottimizzazione della gestione finanziaria”, ha chiarito il gruppo.
Anche dal fronte del debito sono arrivate buone notizie, con una sostanziale tenuta dell’indebitamento a 60,6 miliardi, anche grazie ai positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa che “hanno parzialmente compensato il fabbisogno generato dagli investimenti del periodo e dal pagamento dell’acconto del dividendo relativo all’esercizio 2023 avvenuto nel mese di gennaio”. Infine i ricavi e gli investimenti. I primi scesi a 19,4 miliardi, per i motivi poc’anzi menzionati, i secondi a quota 2,6 miliardi, concentrati in particolare in Enel Grids e in Enel Green Power e in leggera flessione (-286 milioni) “principalmente da ricondurre a una migliore focalizzazione degli investimenti, in linea con le priorità del Piano strategico 2024-2026, e al sostanziale completamento delle attività nei sistemi di accumulo di energia a batteria in Italia”.
“I solidi risultati del primo trimestre 2024 confermano l’efficacia delle azioni manageriali intraprese con il Piano strategico 2024-2026, nonché la resilienza del nostro modello di business in tutti i Paesi di presenza”, ha commentato il cfo Stefano De Angelis. “Anche nei prossimi mesi, Enel continuerà a perseguire con grande disciplina un’allocazione selettiva del capitale, massimizzando efficienza ed efficacia della gestione, nonché la sostenibilità finanziaria e ambientale. Siamo pertanto fiduciosi di raggiungere tutti i nostri obiettivi per il 2024, inclusa la riduzione del debito netto di gruppo, che già oggi è sceso a 54 miliardi di euro considerando anche le dismissioni ormai in fase di finalizzazione”.