Un’ora di colloquio tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e il presidente della Baviera, Markus Söder per mettere a fuoco due dossier strategici come energia e migranti. Una delle iniziative più interessanti riguarda la cosiddetta Hydrogen Valley del Nord Adriatico. Tutti i dettagli
Se Berlino dipende ancora troppo dal nord Europa, la Baviera guarda a Roma perché il vicino italiano è hub energetico, anche grazie al possibile raddoppio del Tap e al progetto NAHV (Hydrogen Valley del Nord Adriatico). Interconnessione industriale, energetica e relazioni di carattere geopolitico: sono questi i temi ribaditi nei 60 minuti di colloquio tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e il presidente della Baviera, Markus Söder. La Baviera è uno dei Länder tedeschi più industrializzati d’Europa anche caratterizzato da una forte presenza migratoria. Messi a fuoco due dossier strategici come energia e migranti.
Qui Roma
Soder considera l’Italia un partner importante per la Baviera per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico, dal momento che Berlino purtroppo dipende troppo dal nord. “La Baviera chiede al governo federale di occuparsi della politica energetica del sud per un gasdotto dell’idrogeno. Soprattutto con l’Italia come uno dei nostri principali partner economici, una politica energetica comune può essere un motore per il successo futuro”, ha scritto su X. Inoltre l’Italia, ha aggiunto, resta un interlocutore importante anche sulla questione migratoria: l’accordo con l’Albania per la regolamentazione dei Paesi terzi è un approccio “promettente che stiamo portando avanti con grande interesse”. Oltre ai colloqui politici con la presidente del Consiglio italiana, Soder è stato ricevuto da papa Francesco in udienza privata e ha visitato la tomba del papa bavarese Benedetto XVI.
Baviera e Italia
Baviera e Italia registrano una sorta di parità con 1,6 miliardi di euro in ingresso e in uscita. La Baviera inoltre ha nell’Italia il suo principale mercato di destinazione, sia per la materia prima sia per diversi prodotti finiti, a causa della capacità produttiva della regione tedesca che non è assorbita totalmente dal mercato interno.
Più in generale, gli ultimi dati del 2022 rivelano che la Germania è il primo partner commerciale per l’Italia e i numeri dell’interscambio mostrato una ulteriore crescita rispetto all’anno precedente grazie a rapporti economici bilaterali cresciuti del +18,2%, per un valore di circa 168,5 miliardi di euro. Meglio dei 144 del 2021. Siderurgia e macchinari i settori più coinvolti. Se la Germania si posiziona al primo posto tra i partner commerciali italiani, l’Italia è invece al 6° posto tra i fornitori e i mercati di destinazione dell’export tedesco. La Lombardia è la regione d’Italia che parla più tedesco, grazie ad un terzo dei 168 miliardi di euro di interscambio tra i due Paesi. Segue il Friuli Venezia Giulia, che con la Baviera ha un rapporto speciale: le due Regioni hanno progetti in comune alla voce approvvigionamento energetico da fonti green, logistica, merci dall’Adriatico all’ Europa continentale, immigrazione.
Idrogeno
Temi che sono stati discussi in queste ore dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e dal capo della cancelleria di Stato nonché ministro agli Affari Federali e ai Rapporti con i media della Baviera, Florian Herrmann.
Una delle iniziative più interessanti riguarda la cosiddetta Hydrogen Valley del Nord Adriatico (NAHV): uno strumento immaginato per creare un mercato di idrogeno verde in grado produrre fino a 5.000 tonnellate di idrogeno rinnovabile all’anno da fonti energetiche rinnovabili, destinati allo stoccaggio, alla distribuzione e all’uso dell’energia. I progetti NAHV hanno come obiettivo la decarbonizzazione di settori industriali significativi, come la produzione di acciaio, cemento e vetro e al contempo vogliono offrire soluzioni sostenibili di trasporto terrestre e marittimo legate alla riduzione dell’uso di carbonio.
Opportunità
Inoltre lo scorso 20 febbraio si è tenuta una missione organizzata da Promos Italia e Italcam – Camera di commercio Italo-tedesca: il Console Generale d’Italia a Monaco di Baviera, Sergio Maffettone, ha accolto una delegazione di personalità istituzionali e imprenditori proveniente dalla Campania: una due giorni d’incontri con istituzioni e aziende bavaresi, per consentire la promozione di uno scambio di idee e di esperienze imprenditoriali tra le realtà dei due territori, prendendo in considerazione settori di interesse reciproco.
Infine la cornice delle relazioni tra Italia e Germania, rappresentata dal piano d’azione che non è un vero trattato, ma un accordo di cooperazione di 33 pagine che chiama i governi e i parlamenti dei due paesi a rapporti più frequenti su tematiche ad hoc, come migranti, difesa, imprese , IA, green, formazione e università.