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All’Europa serve l’Alta Velocità. La missione di Ferrovie

Il ceo Ferraris, da Milano, illustra le prossime sfide del Vecchio continente. Per decongestionare il trasporto su gomma e ridurre l’inquinamento serve una grande strategia europea per il ferro

L’Europa deve creare una rete ferroviaria integrata ad Alta Velocità puntando perciò sul treno che è una delle soluzioni green più avanzate, anche per combattere la congestione delle strade. Eccola la vera mission indicata dall’amministratore delegato di Ferrovie, Luigi Ferraris, intervenuto nell’ambito della Influence, Relevance&Growth Conference, organizzata a Milano da Newest di Fernando Napolitano con il contributo di Aspen, Sda Bocconi e Cnbc. Secondo Ferraris “oggi in Europa ci sono reti ad alta velocità in Spagna, Francia e Italia, poche in Germania e da costruire in Europa dell’Est. Occorrono infrastrutture integrate con standard comuni e regole semplificate”.

L’obiettivo principale è quello di favorire il trasporto delle merci via treno per contrastare la congestione delle autostrade. Anche perché, sempre secondo il ceo di Ferrovie “nei prossimi 4/5 anni ci saranno 4,5 milioni di autisti di camion in meno e ne arriveranno solo 1,7 milioni di nuovi”. Un motivo in più per potenziare la logistica intermodale “con le lunghe distanze del trasporto delle merci da percorrere il treno e il primo e ultimo miglio su strada”. Per questo però servono anche “porti sempre più interconnessi e terminal multimediali integrati su cui come Ferrovie stiamo investendo molto”. Ferrovie dello Stato, infatti, punta decisamente sullo sviluppo della logistica via treno, tanto che nel suo piano industriale prevede l’investimento di 3 miliardi di euro dedicati al rinnovo dei treni e al potenziamento dei terminal. “Siamo un operatore logistico europeo al secondo posto in Germania nel trasporto delle merci e l’Italia è uno hub naturale logistico nel Mediterraneo, ma se non è ben connessa alla rete centro-europea è un problema”.

Un’Europa insomma più connessa grazie alle infrastrutture fisiche, ma anche a quelle digitali. Va in questo senso il progetto Gigabit Rail&Road, ricordato dallo stesso Ferraris nel suo intervento. “Come Fs gestiamo 17mila chilometri di ferrovie e 32mila chilometri di strade per contribuire a superare il digital divide su tutto il territorio, attraverso la fibra ottica lungo le linee ferroviarie e ampliando il segnale 5G a favore di tutto il sistema Paese”.

Sempre a proposito di digitalizzazione, nel corso della conferenza, Ferraris ha anche sottolineato l’impatto che lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale sta avendo nel campo delle infrastrutture. “La rivoluzione dell’AI ci impone un cambio di mentalità per guidare il cambiamento e non esserne guidati”. Un processo che deve, secondo Ferraris, “mettere al centro i dati e digitalizzare tutte le informazioni che gestiamo, con database sempre più di qualità”, visto che l’Intelligenza Artificiale sta avendo importanti benefici nel campo del monitoraggio delle infrastruttura e nella loro manutenzione sempre più precisa ed efficace.

Infine, uno sguardo ai conti. “Siamo in crescita rispetto allo scorso anno di quasi il 20% come ricavi mentre come investimenti siamo addirittura in crescita rispetto al 2023 che è stato un anno record. Nell’intero trimestre abbiamo numeri positivi rispetto al 2023, soprattutto con i passeggeri. Un po’ meno sulle merci a causa delle criticita legate ai valichi di frontiere che sono chiuse e al fatto che la Germania e’ ancora in sofferenza rispetto a dei cantieri che stanno portando avanti”.


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