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Ferrovie sempre più sostenibile con la nuova linea di credito

Il gruppo guidato da Luigi Ferraris ha stipulato una nuova linea di credito da 3,5 miliardi con nove istituti, legata agli obiettivi Esg

Nuovo credito per Ferrovie. Il gruppo guidato da Luigi Ferraris ha stipulato una nuova linea di credito committed e revolving, di complessivi 3,5 miliardi di euro e con durata triennale, con un sindacato di nove banche ed istituzioni finanziarie. Per Ferrovie si tratta di un’operazione senza dubbio strategica dal momento che, come hanno spiegato dalla stessa Piazza della Croce Rossa, la linea concessa rappresenta la più grande operazione finanziaria di sempre in termini di taglia per l’azienda.

Il finanziamento, sottoscritto con Ferrovie da Banca Popolare di Sondrio, Bnl-Bnp Paribas, Bper, CaixaBank, Cassa depositi e prestiti, Crédit Agricole Cib, Ing, Intesa Sanpaolo e Unicredit, è un prodotto sustainability linked, grazie alla previsione contrattuale di meccanismi di revisione del margine e della commitment fee al raggiungimento di target relativi a tre key performance indicator, a testimonianza del forte impegno di Fs sui temi legati alla sostenibilità.

Gli indicatori poc’anzi menzionati, nello specifico, riguardano la percentuale di capex allineati alla tassonomia Ue, l’intensità energetica intesa come rapporto tra il consumo energetico rispetto ai ricavi operativi del gruppo e l’incremento della percentuale di personale dipendente femminile rispetto al totale dei dipendenti.

Tutto questo mentre Ferrovie prosegue senza sosta l’impegno nell’intermodalità. Un concetto che è al centro delle strategie del gruppo e che ha ribadito nel corso di un’audizione presso la Commissione Trasporti della Camera, Alessandro Zoratti, direttore strategie e sostenibilità di Trenitalia. Con il Pnrr che avanza, l’Italia che incassa rata dopo rata i soldi destinati dall’Europa, riscrivere il concetto di mobilità diventa quasi un imperativo.

E a Piazza della Croce Rossa hanno ben chiara la strada da percorrere. Viaggiare al giorno d’oggi in Italia vuol dire salire su un treno, scendere e imbarcarsi su una nave o un aereo, il tutto nel raggio di pochi chilometri. “La nostra missione”, ha spiegato il manager di Trenitalia, “è l’integrazione dei servizi. E questo a prescindere dai mezzi che compongono la nostra flotta: le Frecce, gli Intercity, i Regionali. L’intermodalità è il futuro, lavoriamo a una sempre più stretta connessione tra aeroporti, porti e stazioni”, ha spiegato Zoratti.



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