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Mattarella guarda al fianco Est. La tappa in Moldavia

Si apre una due giorni di incontri e riflessioni alla presenza del Capo dello Stato. Chisinau ha cambiato pelle nel corso degli ultimi anni e bussa alla porta dell’alleanza atlantica e dell’Ue

Sergio Mattarella da oggi è in Moldavia per una visita ufficiale di due giorni, Paese strategico per il fronte est tanto dell’Europa quanto della Nato. Da valorizzare ci sono le esigenze di Chisinau, dell’alleanza atlantica e di quel pezzo di occidente, tra cui l’Italia, che guarda al paese con sempre maggiore interesse. Nel mezzo le connessioni anche economiche, ma sempre con la stella polare rappresentata dalla contingenza in Ucraina.

Moldavia e Italia

Per le esportazioni l’Italia è il secondo partner commerciale della Moldova e il sesto per le importazioni. Lo scorso febbraio è sato siglato tra i due Paesi un accordo di reciprocità in materia di sicurezza sociale con il coinvolgimento di Fisco Internazionale Trasferimento all’estero, Aire e accertamenti. In questo modo resta attiva la trasferibilità dei trattamenti pensionistici per tutti i cittadini che lavorano o hanno lavorato nei rispettivi paesi.

Moldavia e Ue

La Moldavia potrebbe entrare nella Nato e in Ue, con un primo step entro il 2030. Ma la Russia considera la Moldavia ancora una sua zona di influenza e proverà ad impedirlo.

Due settimane fa il segretario di Stato Usa Antony Blinken in occasione di una visita a Chisinau ha annunciato quasi 140 milioni di dollari di aiuti per contrastare le interferenze russe. I settori interessati sono energia (85 milioni) e agricoltura (50). Dall’inizio della guerra in Ucraina gli Stati Uniti hanno donato alla Moldavia circa 780 milioni di dollari in aiuti finanziari. Non va dimenticato, infatti, che gli Stati Uniti credono molto nel cosiddetto “dialogo strategico Moldavia-USA” consistente in una elevazione del tipo di cooperazione in vari settori come la giustizia e le riforme anticorruzione, i diritti umani, la promozione di un ambiente mediatico pluralistico e le politiche mediatiche che rispettano i diritti per contrastare la disinformazione, ma senza dimenticare altri obiettivi come la lotta alle minacce transfrontaliere, la lotta al traffico illecito di armi e munizioni, la lotta alla proliferazione di armi di distruzione di massa e materiali correlati.

Il fattore guerra

Per raccontare le dinamiche del Paese è sufficiente scorrere le iniziative adottate dall’invasione russa dell’Ucraina in poi. La Moldavia ha accolto sul proprio territorio il più alto numero di rifugiati ucraini di qualsiasi altro Paese. A ciò vanno sommati una serie di eventi in apparenza slegati, ma che hanno un comune denominatore: l’atterraggio di missili erranti sul suo territorio, la crisi energetica dopo la decisione russa di diminuire le forniture di gas, l’inflazione e le proteste di piazza orchestrate dai partiti filo-russi. Secondo Mihai Popsoi, vicepremier e ministro degli Esteri, “gli ultimi due anni, senza esagerare, sono stati di gran lunga i più difficili degli ultimi tre decenni”, con riferimento alle pretese russe, pur essendo il paese indipendente dal 1991.

Il programma della visita

Primo evento in programma oggi per il Capo dello Stato è il concerto della Filarmonica moldava “Serghei Lunchevici”, offerto dal Presidente della Repubblica di Moldova, Maia Sandu, mentre domani incontrerà, al Palazzo della Repubblica, la Presidente Sandu e dopo la cerimonia di benvenuto al Palazzo Presidenziale, si terranno i colloqui, in seguito si trasferirà al Palazzo del Parlamento per incontrare Igor Grosu. Al termine porrà una corona al Monumento di Stefano il Grande e il Santo. Dopo l’incontro con il personale dell’Ambasciata d’Italia a Chisinau e con una rappresentanza della collettività italiana in Moldova, Mattarella si recherà a Bucarest.


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