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Serve una politica industriale per le Pmi dello Spazio

Di Pasquale Preziosa e Alessandro Sannini

La cultura dominante sulle nuove imprese dimentica l’importanza di una solida politica industriale per le piccole e medie imprese italiane dell’aerospazio, un settore che vale oltre dieci miliardi di euro. L’opinione di Pasquale Preziosa e Alessandro Sannini

Negli ultimi anni, il fascino delle startup ha conquistato l’attenzione dei media e degli investitori, anche nel settore aerospaziale. Ogni giorno, le cronache sono piene di racconti entusiastici su nuove imprese che promettono di rivoluzionare il mercato con idee innovative e tecnologie all’avanguardia. Tuttavia, questa narrativa dominante rischia di oscurare una realtà fondamentale: la necessità di una politica industriale ed economica seria e strutturata per le piccole e medie imprese (Pmi) italiane dell’aerospazio.

Un mercato da dieci miliardi di euro

Il settore aerospaziale italiano è un pilastro dell’economia nazionale, con un valore di mercato che supera i dieci miliardi di euro. Secondo l’Associazione italiana per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza (Aiad), le Pmi rappresentano circa il 70% delle aziende operanti nel settore. Queste imprese sono cruciali per la supply chain aerospaziale, fornendo componenti, servizi e innovazioni che alimentano l’industria. Nonostante l’importanza evidente delle Pmi, l’attuale cultura mainstream tende a concentrarsi sulle startup, spesso ignorando le necessità e i contributi delle piccole e medie imprese consolidate. L’industria aerospaziale italiana si distingue per la sua alta specializzazione e qualità, elementi che le Pmi sanno mantenere grazie alla loro flessibilità e capacità di adattamento.

Queste imprese, pur non avendo l’appeal mediatico delle startup, sono essenziali per mantenere la competitività globale del settore. La loro presenza capillare e il know-how sviluppato nel corso degli anni rappresentano una risorsa inestimabile, soprattutto in un contesto di mercato che richiede innovazione continua e affidabilità. Per garantire un futuro prospero all’aerospazio italiano, è necessario sviluppare una politica industriale che supporti le Pmi. Tale politica dovrebbe prevedere finanziamenti mirati, programmi di formazione avanzata e la promozione della collaborazione tra grandi aziende, università e centri di ricerca. Solo così si potrà creare un ecosistema dinamico e integrato, capace di sostenere sia le nuove imprese che quelle già affermate. In un settore che vale oltre dieci miliardi di euro, il bilanciamento tra il supporto alle startup e il rafforzamento delle Pmi esistenti è cruciale. Ignorare le esigenze delle piccole e medie imprese significa rischiare di compromettere la solidità dell’intero comparto aerospaziale italiano, un pilastro economico di vitale importanza per il Paese.

La dominanza delle startup

Il culto delle startup ha distolto l’attenzione dalle Pmi, concentrando risorse e finanziamenti su iniziative che, sebbene promettenti, spesso mancano di una base solida per garantire una crescita sostenibile. La retorica mainstream celebra il successo rapido e la disruption, ma dimentica che il settore aerospaziale richiede investimenti a lungo termine, ricerca e sviluppo continui, e una rete consolidata di competenze e relazioni industriali. In Italia, c’è un’orgia di programmi di accelerazione e incubazione, con l’interesse per l’investimento del ministero delle Imprese e del Made in Italy concentrato quasi esclusivamente sulle startup. Gli ultimi 375 milioni di euro sottoscritti sul Fof venture II di Cdp Venture ne sono la prova evidente.

Tuttavia, l’unico sistema veramente vincente sarebbe investire sulle Pmi e stimolarle a partecipare a programmi di corporate venture. Un approccio basato sul modello buy-and-build, fatto di aggregazioni e spin-in sull’esistente, potrebbe abbassare il rischio e aumentare le possibilità di rendimento. Sostenere le Pmi, che rappresentano il 70% delle aziende operanti nel settore aerospaziale e contribuiscono significativamente a un mercato dal valore di oltre dieci miliardi di euro, è essenziale per mantenere la competitività e la solidità del comparto. Ignorare queste realtà consolidate a favore di iniziative a breve termine potrebbe compromettere seriamente il futuro dell’industria aerospaziale italiana.

La necessità di una politica industriale

Per garantire la competitività del settore aerospaziale italiano a livello globale, è imperativo sviluppare una politica industriale che supporti le Pmi. Questo include finanziamenti mirati, come la creazione di fondi specifici per le Pmi del settore aerospaziale, incentivando investimenti in ricerca e sviluppo. Tuttavia, gli investimenti mirati devono essere ampliati oltre i tradizionali canali bancari, focalizzandosi su strumenti di private equity e debito privato extra bancario, come i mini-bond e gli strumenti ibridi. Questi strumenti sono essenziali per fornire la liquidità necessaria e stimolare la crescita delle Pmi.

Inoltre, è fondamentale promuovere programmi di formazione avanzata per sviluppare le competenze necessarie all’innovazione tecnologica, assicurando che le aziende italiane possano competere con i colossi internazionali. Facilitare la collaborazione tra grandi aziende, Pmi, università e centri di ricerca è altrettanto cruciale. Creare un ecosistema dinamico e integrato permetterebbe di massimizzare le sinergie e accelerare il progresso tecnologico.

Solo con una politica industriale solida e ben strutturata, che valorizzi le Pmi attraverso finanziamenti adeguati e collaborazioni strategiche, l’Italia potrà mantenere e rafforzare la sua posizione nel settore aerospaziale globale. Senza questo supporto, il rischio è di vedere disperdere un patrimonio di competenze e innovazioni costruito nel tempo, compromettendo il futuro dell’industria aerospaziale italiana.

I distretti e i cluster industriali devono diventare parte attiva nel superare le asimmetrie informative che spesso limitano le Pmi nel settore aerospaziale. Questi aggregati territoriali e produttivi possono fornire il supporto necessario per diffondere conoscenze, innovazioni e best practice, creando un ambiente più favorevole alla crescita e alla competitività. Inoltre, il mercato richiede oggi più investimenti in equity e meno venture capital, evidenziando la necessità di una maggiore stabilità e sostenibilità finanziaria. Un approccio focalizzato sull’equity consente alle Pmi di accedere a capitali stabili e di lungo termine, essenziali per sviluppare progetti ambiziosi e innovativi. Solo con una rete forte e integrata di distretti e cluster, supportata da un flusso di capitali adeguato, il settore aerospaziale italiano potrà superare le sfide attuali e prosperare nel mercato globale.

Grandi aziende come Leonardo e Thales Alenia Space Italia devono andare oltre il sostegno teorico della filiera fornito nelle conferenze e diventare parte attiva nel supporto concreto della supply chain, magari diventandone investitori indiretti. Questi colossi del settore aerospaziale hanno il potere e le risorse per influenzare positivamente l’intero ecosistema industriale, garantendo stabilità e crescita per le piccole e medie imprese che ne fanno parte. Senza una filiera funzionante ed efficiente, anche le loro performance potrebbero subire un drastico calo. Investire direttamente nelle Pmi della supply chain non solo rafforzerebbe il tessuto industriale italiano, ma assicurerebbe anche una base solida per il continuo successo e la competitività delle grandi aziende nel mercato globale.

L’Importanza delle Pmi

Le Pmi sono il cuore pulsante dell’industria aerospaziale italiana. Esse contribuiscono significativamente all’innovazione e alla competitività del settore. Le piccole e medie imprese hanno la flessibilità di adattarsi rapidamente alle nuove tecnologie e ai cambiamenti del mercato, pur mantenendo un livello elevato di qualità e specializzazione.

Conclusione

L’entusiasmo per le startup è comprensibile e ha il suo posto nell’ecosistema industriale. Tuttavia, non dobbiamo perdere di vista l’importanza cruciale delle Pmi e la necessità di una politica industriale che le supporti adeguatamente. Il futuro dell’aerospazio italiano dipende non solo dalle nuove imprese innovative, ma anche da un solido tessuto industriale fatto di Pmi che hanno la capacità e la conoscenza per sostenere e far crescere l’intero settore. In un mercato che vale oltre dieci miliardi di euro, è fondamentale bilanciare l’attenzione tra le nuove promesse e le solide realtà industriali, garantendo così un futuro prospero e sostenibile per l’aerospazio italiano.

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