Skip to main content

Così la Casa Bianca ha scelto di dirottare i Patriot su Kyiv

Il portavoce del Nsc annuncia la decisione statunitense di privilegiare l’Ucraina nell’ invio di munizioni contraeree prodotte nei prossimi mesi. Ma gli aiuti non arriveranno solo dagli Usa

L’Ucraina continua ad essere prioritaria per gli Stati Uniti, e le ultime novità da Washington ne sono la conferma. In una dichiarazione rilasciata giovedì 20 giugno il portavoce del National Security Council John Kirby ha confermato che gli Stati Uniti hanno preso la “difficile ma necessaria decisione” di dare priorità alla consegna dei missili Patriot e Nasam all’Ucraina, ritardando le consegne ad altri Paesi che li avevano acquistati, in modo che Kyiv possa mantenere le sue scorte “in un momento chiave della guerra”.

“Ridefiniamo le priorità di consegna di queste esportazioni, in modo che i missili che escono dalla linea di produzione vengano ora forniti all’Ucraina. Questo dimostra il nostro impegno a sostenere i nostri partner quando sono in pericolo esistenziale”, ha aggiunto Kirby, precisando che le spedizioni dovrebbero iniziare alla fine dell’estate. L’annuncio di Kirby segue di una settimana la dichiarazione del Presidente Joe Biden, il quale aveva affermato di aver ottenuto impegni per la consegna di ulteriori sistemi di difesa aerea all’Ucraina da parte dei Paesi partner, sia in termini di invio di munizionamento che di rinuncia alla ricezione dello stesso. Anche se i Paesi inclusi in quets’ultimo gruppo non stono stati menzionati uno per uno, la Casa Bianca ha specificato che né Taiwan né Israele rientrano tra essi.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reagito prontamente, dichiarandosi “profondamente grato” nei confronti di Biden e degli Stati Uniti “per aver dato priorità all’Ucraina nella fornitura di difese aeree di cui abbiamo bisogno per sconfiggere gli attacchi russi. Queste ulteriori capacità di difesa aerea proteggeranno le città e i civili ucraini”.

Attualmente l’Ucraina dispone di almeno quattro sistemi Patriot, forniti da Stati Uniti e Germania. Da quando Zelensky ha lanciato un appello per ulteriori forniture di sistemi (e non solo di munizioni) questa primavera, la Germania ha detto che avrebbe inviato un’ulteriore batteria e i Paesi Bassi hanno annunciato un’iniziativa per inviarne un’altra basata su componenti forniti da più Paesi. Biden ha poi approvato il dispiegamento di un altro sistema di difesa aerea Patriot in Ucraina la scorsa settimana.

Anche la Romania avrebbe deciso di fornire uno di questi sistemi contraerei all’Ucraina, secondo quanto dichiarato dall’ufficio del Presidente Klaus Iohannis. E, poche settimane fa, l’Italia ha dichiarato di che presto fornirà all’Ucraina una nuova batteria di Samp/T, un sistema di produzione italo-francese alternativo al Patriot.

“Affrontare le carenze di munizioni e di copertura della difesa aerea ucraina è essenziale per la difesa delle infrastrutture critiche del Paese, e non meno importante della stabilizzazione della linea del fronte. Gli attacchi russi hanno danneggiato in modo significativo la capacità di produzione di energia non nucleare dell’Ucraina e i droni russi sono sempre più in grado di colpire le posizioni ucraine dietro le linee del fronte a causa della mancanza di copertura della difesa aerea”, ha dichiarato Michael Kofman, senior fellow del Programma Russia ed Eurasia del Carnegie Endowment for International Peace. Mentre l’esperto di difesa aerea presso il Center for Strategic and International Studies Tom Karako sottolinea come questa faccenda “Sia un promemoria dell’importanza di espandere le scorte” di questo genere di munizioni.



×

Iscriviti alla newsletter