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Commissari, accordi e trattative. Cosa si muove in Ue

Il Consiglio europeo in programma per giovedì e venerdì della prossima settimana potrebbe confermare già le decisioni prese tra oggi e domani. Anche se un grande punto interrogativo è rappresentato dalla Francia, in attesa delle elezioni anticipate che potrebbero cambiare le carte in tavola

Al di là dell’esito ufficiale della riunione informale dei membri del Consiglio Europeo, il tema che sta interessando tutti i protagonisti riguarda le aspirazioni dei singoli Paesi sui nuovi commissari e sui posti chiave. Da un lato i negoziati, ufficiali e non, andati avanti anche a Borgo Egnazia, dall’altro il cronoprogramma istituzionale che non concede pause: il nuovo presidente della Commissione europea sarà scelto entro luglio, anche se l’accordo per la nuova squadra prenderà forma delle prossime ore. Il pacchetto comprende le presidenze di Commissione, Consiglio e Parlamento e dell’Alto rappresentante Ue.

Qui Difesa

Senza dubbio la novità principale della nuova euro-governance sarà il commissario ad hoc alla difesa, più volte annunciato sia dalla presidente uscente Ursula Von der Leyen che dal ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani. Si tratta di una figura che dovrà accompagnare la progettazione della difesa comune europea, soprattutto alla luce della guerra in Ucraina che ha mutato anche la consapevolezza dei più scettici sul punto. “Spendiamo di più e insieme”, osservò qualche settimana fa Von der Leyen, proprio per invertire il trend attuale fatto di un settore industriale frammentato, rispetto a quello degli altri colossi. In questo senso il portafoglio della difesa potrebbe fare al caso italiano, per il quale si è fatto più volte il nome del numero uno del Dis, Elisabetta Belloni.

Strategia

Lo scorso marzo la commissione aveva presentato per la prima volta una strategia per l’industria della Difesa, con la proposta entro il 2030 di acquistare congiuntamente armamenti e almeno la metà di produzione europea. Tra le altre cose, è questo uno dei punti del programma di Von der Leyen per bissare la presidenza. Per cui la proposta consiste nel rendere l’Ue in grado di provvedere alla propria difesa in ogni momento e con qualsiasi variabile. L’unica variabile potrebbe essere l’esigenza di altri Paesi, concorrenti dell’Italia, che potrebbero puntare gli occhi su questa casella.

I nomi e i settori

Sul tavolo ci sono questi nomi: von der Leyen e Metsola, confermate nelle rispettive istituzioni, l’ex primo ministro portoghese, António Costa, al Consiglio europeo la premier estone, Kaja Kallas, come Alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri. Il Consiglio europeo in programma per giovedì e venerdì della prossima settimana potrebbe confermare già le decisioni prese tra oggi e domani. Anche se un grande punto interrogativo è rappresentato dalla Francia, in attesa delle elezioni anticipate che potrebbero cambiare le carte in tavola.

Alcuni commissari hanno già dichiarato di non volersi ricandidare, per cui rispetto al mandato precedente molti Commissari cambieranno. Andrà in pensione l’Alto rappresentante per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza dell’Ue, lo spagnolo Josep Borrell, mentre il commissario per la Giustizia, il belga Didier Reynders, intende candidarsi al Consiglio d’Europa. Paolo Gentiloni, commissario uscente agli affari economici, non solo non si è candidato alle scorse elezioni europee, ma ha annunciato di voler rientrare in Italia.

Poche conferme

La Lettonia propone nuovamente il nome di Valdis Dombrovskis come commissario europeo, già vice presidente della Commissione europea nella legislatura 2014-2019, così come scritto su X dalla premier lettone, Evika Siliņa, che lo ha definito un “candidato esperto con una vasta esperienza professionale e opportunità per ottenere quanta più influenza possibile nella Commissione Europea”. Al momento è vice presidente con delega al Commercio.

Il caso

Tra i nomi in circolazione (in uscita) spicca quello del maltese Fearne, vicepremier, che ha detto no alla sua candidatura alla Commissione, dopo che è stato rivelato che dovrà affrontare accuse di frode e appropriazione indebita.



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