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Come leggere il dispiegamento di missili ipersonici Usa in Germania

Comunicato congiunto Washington-Berlino: gli Usa dispiegheranno missili a lungo raggio in terra tedesca, inclusi gli ipersonici. La deterrenza Nato si rafforza di fronte ai venti di guerra che soffiano da Mosca, e la Germania fa le sue scelte

Washington e Berlino annunciano il dispiegamento di missili a lungo raggio statunitensi in Germania, inclusi futuri missili ipersonici. Per ora si sa davvero poco, a parte il fatto che si tratta di un dispiegamento “episodico” che, quando completato, sarà in grado di dispiegare SM-6, Tomahawk e, appunto, armi ipersoniche (che, per il momento, l’Occidente non ha), aumentando sensibilmente la portata e la potenza del deterrente Nato. 

Questa è la prima, importantissima, chiave di lettura di questo sviluppo. Si tratta di un dispiegamento di armi strategiche, limitato già dal trattato Salt I, firmato nel 1972 dal presidente statunitense Richard Nixon e la controparte sovietica Leonid Brezhnev, ma non più valido.

La seconda chiave di lettura è relativa alle implicazioni geopolitiche di questo dispiegamento per la Germania. Un po’ come Roma, Berlino ha sempre oscillato tra l’atlantismo di Londra (prediligere la Nato e l’alleanza con gli Usa) e l’europeismo di Parigi (mirare a creare un pilastro europeo dell’Alleanza, capace di agire autonomamente se necessario). Complici la pace degli anni 00 e 10, nonché l’uscita del Regno Unito dall’Ue, la Germania si era mostrata più incline ad allinearsi alla Francia, perseguendo l’autonomia strategica europea. Schierare missili ipersonici americani sul proprio territorio racconta di un nuovo cambio di tendenza. L’autonomia strategica europea non verrà abbandonata, ovviamente, ma è lecito aspettarsi che adesso Berlino potrebbe prioritizzare assicurarsi la deterrenza Usa. In parallelo, l’economia tedesca ha scommesso con grande forza sulla Cina e, finora, la Germania è stata restia a praticare politiche marcatamente ostili a Pechino (come Washington e Londra). L’ombrello militare americano ha, giustamente, il suo prezzo, e Berlino potrebbe riorientarsi anche rispetto alla Cina. 

La notizia arriva da un comunicato congiunto della Casa Bianca e del Cancellierato tedesco, segno della portata apicale del fatto, rilasciato a margine del Nato summit a Washington. Insieme al vertice dei capi di Stato e di governo, si tiene (dalle 15 a mezzanotte di giovedì 10 e venerdì 11 luglio) anche il Nato Public Forum, l’occasione in cui i vertici dell’Alleanza e dei suoi membri incontrano la società civile. Formiche è media partner italiano del forum, che potrà essere seguito, in esclusiva, sul nostro sito.


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