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Cos’è la misteriosa operazione ucraina che ha spinto Mosca a chiamare Washington?

Meno di tre settimane fa, il ministro della Difesa russo avrebbe chiamato il vertice del Pentagono per discutere di un’operazione segreta messa in atto da Kyiv capace di alterare i fragili equilibri. Me nelle fonti ufficiali non se ne parla minimamente

Il 12 luglio, il nuovo ministro della Difesa russo Andrei Belousov telefona alla propria controparte statunitense, il segretario alla Difesa Lloyd J. Austin III. I due si erano sentiti per la prima volta poche settimane prima, il 25 giugno, dopo che il mese prima Belousov era stato scelto per sostituire Shoigu al dicastero della Difesa di Mosca all’interno del rimpasto voluto da Vladimir Putin. In quell’occasione lo scopo della conversazione tra i due esponenti politici, atta a sottolineare l’importanza di mantenere “aperte le linee di comunicazione”, era di carattere puramente formale. Ma il tono della conversazione di luglio è diametralmente opposto. Belousov chiama per riferire del fatto che i servizi russi hanno individuato un’operazione segreta ucraina in corso contro la Russia, operazione che il Cremlino ritiene abbia la “benedizione” di Washington, e per chiedere ad Austin se il Pentagono fosse a conoscenza del complotto, capace di inasprire fortemente le già alte tensioni tra Mosca e Washington.

La chiamata del ministro russo (e soprattutto l’oggetto della stessa) ha preso alla sprovvista il segretario alla Difesa, secondo quanto riportano alcune fonti con conoscenza diretta dei fatti interpellate dal New York Times. Le fonti non hanno rivelato che genere di operazione fosse quella menzionata da Belousov, ma hanno riferito che dopo la conversazione gli americani hanno immediatamente contattato Kyiv per chiedere spiegazioni. Nonostante lo stretto rapporto di carattere militare esistente tra l’Ucraina e gli Stati Uniti, con la prima letteralmente dipendente dai secondi, non sempre i funzionari ucraini sono trasparenti con le loro controparti americane riguardo alle operazioni militari, e in particolare quelle dietro le linee nemiche.

Questo genere operazioni (come ad esempio gli attacchi di droni in profondità) non viene particolarmente apprezzato a Washington, poiché non migliorano la posizione dell’Ucraina sul campo di battaglia, ma rischiano di alienare gli alleati europei e di allargare la guerra. Inoltre, esse possono essere usate abilmente dalla macchina di propaganda russa per i propri scopi comunicativi.

Nelle dichiarazioni ufficiali successive al colloquio tra i due ministri, è assente ogni menzione dell’operazione segreta. “Durante la telefonata, il segretario ha sottolineato l’importanza di mantenere le linee di comunicazione in mezzo alla guerra in corso della Russia contro l’Ucraina”, ha dichiarato la portavoce del Pentagono Sabrina Singh poche dopo il termine della stessa; mentre una dichiarazione del Ministero della Difesa russo rilasciata dopo la telefonata ha riportato “è stata discussa la questione della prevenzione delle minacce alla sicurezza e della riduzione del rischio di una possibile escalation”, senza menzionare in alcun modo l’operazione.

Ma le fonti interpellate dal Nyt hanno aggiunto anche altro. Ovvero che abbia avvertito la sua controparte russa di non minacciare le truppe statunitensi in Europa, in seguito alle crescenti tensioni in Ucraina. Non a caso, meno di una settimana dopo i funzionari della difesa americana hanno innalzato il livello di allerta nelle basi militari in Europa. I funzionari americani hanno dichiarato che non sono state raccolte informazioni specifiche su possibili attacchi russi alle basi americane. Qualsiasi attacco da parte della Russia, sia esso palese o nascosto, rappresenterebbe un’escalation significativa della sua guerra in Ucraina. La Russia ha intensificato gli atti di sabotaggio nei confronti delle infrastrutture europee, nella speranza di interrompere il flusso di materiale verso l’Ucraina. Finora nessuna base americana è stata presa di mira in questi attacchi, ma i funzionari statunitensi hanno detto che l’innalzamento del livello di allerta “avrebbe aiutato a garantire che i membri del servizio stessero vigilando efficacemente”.


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