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Crescono raccolta e riciclo di carta e cartone. Obiettivi Ue superati (con anni di anticipo)

Spunti e riflessioni dai dati contenuti nel 29esimo Rapporto sulla raccolta e il riciclo realizzato da Comieco, il Consorzio del sistema Conai che si occupa del recupero e del riciclo degli imballaggi in carta e cartone, presentato ieri a Roma

La raccolta differenziata di carta e cartone in Italia, nel 2023, cresce di quasi il 3% rispetto al 2022 e raggiunge gli oltre 3 milioni 700 mila tonnellate. Un andamento che si riflette positivamente anche sul riciclo di questi materiali che supera il 92%, in netto anticipo sugli obiettivi europei al 2030 (85%). Numeri che evidenziano la solidità di un sistema di cui fanno parte i Comuni, i gestori dei servizi ambientali, l’industria del riciclo e i cittadini che con il loro impegno hanno conferito nella raccolta differenziata di carta e cartone mediamente 64 chili ciascuno.

Sono alcuni dei dati contenuti nel 29° Rapporto sulla raccolta e il riciclo realizzato da Comieco, il Consorzio del sistema Conai che si occupa del recupero e del riciclo degli imballaggi in carta e cartone, presentato ieri a Roma. “In un 2023 segnato dalla pressione dell’inflazione sui consumi, ma anche dagli strascichi della crisi energetica sull’andamento del settore cartario”, gli imballaggi in carta e cartone immessi al consumo (poco più di 5 milioni di tonnellate) sono diminuiti del 6,6% rispetto all’anno precedente. Ciononostante “la carta recuperata si conferma principale fonte di fibra cellulosica per l’industria cartaria nazionale”. E il tasso di riciclo degli imballaggi, in particolare, si attesta al 92,3%, ben al di sopra degli obiettivi UE previsti al 2025 (75%) e al 2030(85%).

I numeri contenuti nel rapporto, scrive Amelio Cecchini, presidente di Comieco, nell’introduzione al volume, “ci consentono di guardare con fiducia alle grandi sfide dell’immediato futuro. Il nostro è un modello che viene da lontano, ma che continua a precorrere i tempi. Il 2023, nello specifico, ci ha visto raggiungere un tasso di riciclo superiore al 90%, centrando con sette anni di anticipo l’obiettivo fissato dall’Unione Europea al 2030. Un risultato eccellente che conferma la solidità del sistema”.

E l’importanza dell’Accordo Anci-Conai, le cui prossime sfide riguarderanno, tra le altre, “la presenza di minori impurità nella raccolta differenziata” per una migliore “massimizzazione del riciclo. Proprio a fronte di questo accordo nel 2023 sono stati riconosciuti ai Comuni oltre 190 milioni di euro in corrispettivi con un aumento di 41 milioni rispetto al 2022 per la gestione in convenzione di oltre 2 milioni 300 mila tonnellate di carta e cartone provenienti dalla raccolta comunale”.

Nella mappa della raccolta differenziata del Belpaese, al Nord il primo posto spetta all’Emilia Romagna con oltre 93 chili per abitante; al Centro va alla Toscana con 90 chili per abitante e al Sud alla Sardegna con 61 chili. Tra le grandi città, “una menzione speciale merita Roma che cresce di 3 mila 600 tonnellate (+1,5%) ma ha ancora un potenziale di tasso stimato di raccolta di 80 mila tonnellate/anno”. Un potenziale che a livello nazionale, secondo Carlo Montalbetti, direttore di Comieco, è di “700 mila tonnellate l’anno, di cuio oltre 400 mila al Sud. Per intercettarle stiamo lavorando ad un piano di supporto ai Comuni del meridione che prevede un investimento di 3 milioni e mezzo di euro. A questo si aggiunge un ulteriore aumento della capacità di trattamento dei rifiuti cartacei a fronte degli investimenti sull’impiantistica generati da finanziamenti del Pnrr: 58 progetti in fase di cantierizzazione, la maggior parte nel Centro-Sud del Paese”.

Tutte le aree del Paese contribuiscono, anche se in maniera diversa, alla crescita della raccolta. Il Nord, trainato da Veneto, Emilia Romagna e Liguria, si conferma il bacino più consistente in termini di quantità, con quasi 2 milioni di tonnellate raccolte. Il Centro, con 870 mila tonnellate differenziate soprattutto nel Lazio, in Toscana e in Umbria, cresce di un punto e mezzo percentuale. Mentre il Sud conferma il trend positivo con un più 4,5%, grazie alle performance di Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

“Occorre dare seguito all’impegno mostrato dai cittadini soprattutto al Sud con un +4,5%, strutturando gli impianti per il riciclo con recupero di materia, a partire da quelli finanziati con il Pnrr”, ha sottolineato Laura D’Aprile, capo Dipartimento per la Transizione ecologica e gli investimento verdi del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, “il commercio on line ha cambiato il modello di acquisto e di produzione di rifiuti da imballaggi, per questo il Mase già da tempo ha sperimentato modalità innovative di attuazione dell’EPR, la responsabilità estesa del produttore, per le piattaforme di commercio elettronico”.

Altro tema strategico, ricorda il rapporto, riguarda la capacità industriale di riciclo del nostro Paese, “chiamata a tenere il passo delle quantità crescenti intercettate dalla raccolta differenziata”. Un contributo importante su questo fronte potrà arrivare dalla “realizzazione dell’impiantistica prevista dai cosiddetti ‘progetti faro’ del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che indirizza al settore carta un contributo complessivo di circa 106 milioni di euro, con 58 impianti di cofinanziamento (di cui 39 al Centro-Sud)”. Gli investimenti delle aziende, uniti ai contributi del Pnrr, avranno ricadute significative anche sull’occupazione ed effetti positivi sul minore ricorso alle discariche e sul rafforzamento industriale della filiera cartaria. “Grazie all’aumentata capacità produttiva delle 16 cartiere e dei 42 impianti di trattamento che saranno oggetto dei finanziamenti”.

“Il sistema Paese nella gestione degli imballaggi”, ha ricordato Simona Fontana, direttore di Conai, “ha raggiunto i target di riciclo che l’Unione Europea ha previsto per il 2030. Importante ora traguardare il sistema verso le sfide e le opportunità di innovazione che si aprono con il nuovo Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio. Serve lavorare a monte nella progettazione di imballaggi più facili da riciclare e con un’attenzione alla loro ottimizzazione soprattutto nell’e-commerce; innovare a valle, nelle tecnologie di selezione e riciclo; nel mezzo mantenere alta l’attenzione sulla raccolta differenziata di qualità, grazie anche ai progetti territoriali di supporto ai Comuni previsti dall’Accordo Anci-Conai”.


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