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Fitto aggiorna la tabella di marcia sul Pnrr. Cosa ha detto al Parlamento

A pochi giorni dalla presentazione della Zes unica per il Sud, il ministro che è anche il garante del Piano fa il punto della situazione in Parlamento. Finora attivati investimenti per 165 miliardi, l’85% del monte risorse. A giorni l’Ue verserà la quinta rata, ma nuove revisioni non sono da escludere

L’Italia marcia spedita verso la messa a terra del Pnrr. Lo Stivale rimane il primatista europeo a livello di rate chieste e incassate (Roma è in attesa del versamento da parte dell’Ue della quinta rata). E il ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto, garante del Piano, ha voluto aggiornare il Parlamento sullo stato dell’arte, a pochi giorni dalla presentazione del piano strategico per la Zes unica per il Sud, fortemente voluta dallo stesso Fitto.

Ebbene, “a fronte dei 194 miliardi complessivi sono stati attivati interventi per 165 miliardi di euro con una percentuale dell’85% che dà un segnale di coerenza rispetto all’avanzamento del Piano”, ha chiarito il ministro in audizione. “Tra le misure che costituiscono la differenza ci sono soprattutto misure che hanno automatismi di spesa e che sono state oggetto di revisione del piano come Transizione 5.0 che cuba oltre 6 miliardi euro e che rientrerà nei tempi del piano”.

Fitto ha sottolineato che “dei 132 miliardi totali di gare di appalto ci sono interventi attivati per 122 miliardi pari ad oltre il 90%. Come avevo detto è stata superata la fase inevitabile relativa alla necessità di mettere in campo il percorso delle procedure delle progettazione delle gare”. Fitto è poi andato più nello specifico. “Mi piace sottolineare il fatto che si è passati da 43, 7 miliardi di euro a 51,4 miliardi di euro di spesa. Il 17 di luglio la spesa era di 51,3 miliardi di euro, oggi la spesa è di 52,2”.

Quanto al timing del Pnrr, “ci attendiamo nelle prossime giornate la comunicazione ufficiale con il pagamento formale della quinta rata. Il raggiungimento dei 37 obiettivi programmati per la sesta rata ha consentito nei termini previsti del giugno di quest’anno di poter inviare la richiesta di pagamento e questo rappresenta certamente un risultato molto importante che insieme agli altri precedentemente raggiunti hanno rappresentato anche uno degli elementi di valutazione molto positivi”.

Attenzione però, perché in futuro ci potrebbero essere altre revisioni del Pnrr, come quella di pochi mesi fa, conclusasi con un successo. “L’obiettivo è finale, non è in corsa. Noi dobbiamo garantire che il 40% delle risorse vengano spese al Sud? Anche qui non svelo un mistero, dobbiamo interrogarci: ci sarà l’esigenza di valutare qualche altra revisione? Forse sì e questo sarà oggetto di confronto con la Commissione europea”, ha sottolineato Fitto. D’altronde, “dobbiamo avere quella elasticità, non come atto unilaterale, ma come confronto con la Commissione”.



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