Necessità di un protezionismo europeo nel settore spaziale? La decisione di Eumetsat di lanciare il satellite MTG-S1 con un razzo Falcon 9 di SpaceX, ha sollevato preoccupazioni sulla sovranità spaziale europea. La mossa, sebbene giustificata da circostanze eccezionali, sottolinea la necessità di una maggiore coordinazione nel settore spaziale europeo per evitare dipendenze esterne
La recente decisione degli Stati membri dell’Organizzazione europea per l’esercizio dei satelliti meteorologici (Eumetsat) ha suscitato un acceso dibattito nel settore spaziale europeo. Il satellite Meteosat Third Generation-Sounder 1 (MTG-S1), inizialmente destinato al lancio con il vettore europeo Ariane 6, verrà invece lanciato con un razzo Falcon 9 di SpaceX dagli Stati Uniti. Questa scelta, dettata dai ritardi di Ariane Group, ha sollevato profonde preoccupazioni tra gli operatori del settore.
Durante l’incontro di giugno del Consiglio degli Stati membri di Eumetsat, i rappresentanti dei trenta Paesi hanno ribadito l’importanza delle tecnologie industriali europee e l’obiettivo di mantenere un accesso indipendente allo spazio. Tuttavia, un comunicato di fine giugno ha svelato che il satellite MTG-S1 sarà lanciato con un Falcon 9, smentendo così l’iniziale decisione di utilizzare Ariane 6.
Nonostante l’annuncio dell’Agenzia spaziale europea (Esa) del primo volo di Ariane 6 previsto per il 9 luglio dal porto spaziale di Kourou, in Guyana francese, la scelta di usare Falcon 9 per il lancio di MTG-S1 nel 2025 solleva dubbi sulla reale volontà di sovranità espressa dagli Stati membri. Questa decisione annulla il contratto originale, che prevedeva il lancio del satellite già nel 2023 con un razzo europeo.
Phil Evans, direttore generale di Eumetsat, ha spiegato che “questa decisione è stata presa a causa di circostanze eccezionali”. Il satellite MTG-S1 necessita della versione pesante del lanciatore europeo, Ariane 64, per raggiungere la sua orbita ideale, ma solo la versione 62 con due booster sarà qualificata il 9 luglio, se il lancio avrà successo.
Il comunicato di Eumetsat specifica che i successivi satelliti, MTG-I2, Metop-SGA e Metop-SGB, saranno lanciati in collaborazione con Arianespace. Tuttavia, questa rassicurazione non ha placato le preoccupazioni nel settore spaziale europeo. Josef Aschbacher, direttore generale dell’ESA, ha definito “sorprendente” la scelta di Eumetsat di utilizzare Falcon 9 invece di attendere il volo inaugurale di Ariane 6.
Eumetsat, finanziata dai contribuenti europei, ha sollevato questioni sulla necessità di un protezionismo europeo nel settore spaziale, specialmente in considerazione delle politiche protezionistiche adottate dagli Stati Uniti per i loro satelliti istituzionali, scientifici e militari. L’obiettivo degli Usa è sostenere il settore spaziale privato americano, anche pagando tariffe più elevate per i lanci, finanziando così indirettamente la ricerca e guadagnando quote di mercato.
Philippe Baptiste, presidente dell’Agenzia spaziale francese, ha esortato la Commissione europea a prendere misure protezionistiche affinché tutti i satelliti istituzionali europei siano lanciati su vettori europei. La decisione di Eumetsat di affidarsi a SpaceX rappresenta un colpo significativo per gli sforzi spaziali europei e sottolinea, ancora una volta, la necessità di una forte coordinazione europea nel settore.