Ca’ de Sass chiude il semestre con un risultato netto di 4,8 miliardi, in crescita del 13% e porta le stime sull’utile a 8,5 miliardi. Messina: noi modello unico in Europa
Risultati oltre le attese per Intesa San Paolo. Al giro di boa del 2024, la prima banca italiana beneficia ancora degli alti tassi di interesse, che si riflettono in positivo sui bilanci delle banche. Intesa ha in tal senso chiuso il primo semestre dell’anno con un utile netto a 4,8 miliardi, in crescita del 12,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Il miglioramento si è registrato anche nel secondo trimestre con l’utile che è salito a 2,5 miliardi rispetto ai 2,3 miliardi dello stesso periodo del 2023. La banca ha quindi confermato dividendi in crescita sul 2024 e 2025 e ha alzato le stime di redditività per il 2024 e 2025, con l’utile sopra 8,5 miliardi (rispetto alla precedente previsione di 8 miliardi).
Tutto questo ha ovviamente impattato sulla remunerazione degli azionisti, sotto forma di 3,3 miliardi di dividendi maturati nel semestre, senza considerare la previsione da parte del gruppo bancario guidato da Carlo Messina, di un aumento del dividendo per azione relativo al 2024 e al 2025 rispetto all’importo relativo al 2023, frutto di un payout al 70%. In borsa il titolo guadagna il 2%. Quanto agli indicatori patrimoniali, il Cet1 è risultato pari al 13,5%, senza considerare circa 120 centesimi di punto di beneficio derivante dall’assorbimento delle imposte differite attive, di cui circa 25 nell’orizzonte compreso tra il terzo trimestre 2024 e il 2025.
Nel suo commento, Messina si è soffermato sulla strategia industriale, definendo il modello Intesa come “unico in Europa per la consolidata leadership delle sue divisioni al servizio di famiglie e imprese, la significativa componente del wealth management protection and advisory, la gestione delle attività internazionali improntata all’efficienza, l’offerta digitale tecnologicamente avanzata, la condizione di banca zero npl e un profilo Esg di grande rilievo”.
E ancora, “il contesto relativo ai tassi di interesse è in evoluzione, potremo tuttavia affrontarlo con successo grazie alla significativa diversificazione del nostro business model e al risparmio che ci affidano famiglie e imprese, in crescita nel semestre di 48 miliardi di euro”. Messina rileva poi che il contesto relativo ai tassi di interesse “è in evoluzione, potremo tuttavia affrontarlo con successo grazie alla significativa diversificazione del nostro business model e al risparmio che ci affidano famiglie e imprese, in crescita nel semestre di 48 miliardi di euro”.