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Corsa all’Artico. SpaceX e Space Norway lanciano nuovi satelliti per le regioni polari

Il lancio dei satelliti Asbm da parte di SpaceX rappresenta un’innovazione significativa nel campo delle comunicazioni satellitari, specialmente per le regioni polari. La combinazione di payloads commerciali e militari, l’uso di un’orbita altamente ellittica e la collaborazione internazionale sottolineano il ruolo strategico di questa missione

Presso la base di Vandenberg della Space Force in California, un razzo Falcon 9 di SpaceX ha sollevato due satelliti per la missione Arctic satellite broadband mission (Asbm) di Space Norway. Il lancio, avvenuto alle 22:02 ora locale di domenica 11 agosto, segna un passo avanti significativo nel miglioramento delle comunicazioni nelle regioni polari, un’area del mondo finora poco servita dalle infrastrutture tradizionali.

Space Norway, un’impresa statale norvegese specializzata nella fornitura di servizi di comunicazione satellitare e infrastrutture per settori governativi, della difesa e commerciali, ha affidato a Northrop Grumman la costruzione dei due satelliti Asbm. Questi satelliti, denominati Asbm-1 e Asbm-2, sono progettati per fornire servizi di comunicazione a banda larga nelle regioni dell’Artico e delle alte latitudini, un compito reso possibile grazie alla sofisticata tecnologia incorporata nella piattaforma GEOStar-3 di Northrop Grumman.

Un aspetto distintivo di questa missione è la varietà di payloads trasportati dai satelliti. Oltre alla capacità di fornire servizi commerciali a banda larga tramite il sistema Global Xpress Ka-band di Viasat, i satelliti ospitano anche carichi utili cruciali per la sicurezza nazionale. Tra questi, il sistema Enhanced polar system-recapitalization (Eps-r) sviluppato per le comunicazioni sicure delle forze armate statunitensi e un payload in banda X per le forze armate norvegesi. Non meno importante è il monitoraggio delle radiazioni a bordo, fornito da un payload norvegese dedicato.

L’operazione viene considerata un’innovazione orbitale senza precedenti visto che una delle caratteristiche tecniche più interessanti della missione è l’orbita in cui i satelliti sono stati inseriti: un’orbita altamente ellittica di tipo Molniya. Questa orbita, inclinata a circa 63,4 gradi rispetto all’equatore terrestre, permette ai satelliti di coprire vaste aree delle regioni polari, dove le orbite geostazionarie tradizionali non riescono a fornire una copertura adeguata. Si tratta della prima volta che SpaceX lancia satelliti commerciali in un’orbita di questo tipo, segnando un importante traguardo nell’esplorazione e utilizzo delle orbite polari per scopi commerciali e militari.

La missione Asbm rappresenta anche un importante avanzamento nella collaborazione tra settori militari e commerciali. Il payload Eps-r, sviluppato sotto contratto con la US Space Force, è il primo carico utile militare operativo statunitense a essere ospitato su un satellite commerciale gestito da un partner internazionale. Questo rappresenta un nuovo modello di cooperazione che potrebbe segnare il futuro delle missioni satellitari, con potenziali implicazioni sia per la sicurezza nazionale che per il settore privato.

L’interesse crescente per le regioni artiche non è solo di natura tecnologica, ma anche strategica. Troy Brashear, vicepresidente delle missioni satellitari di Northrop Grumman e con un passato nell’aviazione militare degli Stati Uniti, ha sottolineato l’importanza di questa missione nel contesto globale. L’Artico, con le sue abbondanti risorse naturali e le nuove rotte marittime strategiche, sta diventando un’area di interesse sia per scopi militari che commerciali. La necessità di comunicazioni robuste e affidabili in queste regioni è diventata sempre più critica, e la missione Asbm può rappresentare un passo cruciale per soddisfare questa domanda crescente.


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