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Crosetto con Vespucci a Tokyo. Il peso (geo) politico della missione

Italia e Giappone viaggiano ormai sulla stessa lunghezza d’onde geopolitica, sostanzialmente su due macro direttrici di marcia: il Gcap e il fronte sud. Crosetto: “I rapporti tra Giappone e Italia crescono mese dopo mese e stanno diventando qualcosa di importante”. All’interno del villaggio è allestita una mostra itinerante delle eccellenze italiane, vettore per un ulteriore rafforzamento della cooperazione e della crescita comune

La presenza a Tokyo dell’Amerigo Vespucci come naturale estensione delle relazioni bilaterali fra Italia e Giappone, nel solco del solido impegno profuso negli ultimi biennio, sia in occasione del partenariato strategico nel gennaio 2023 che tramite il piano d’azione triennale adottato quest’anno. La presenza in Giappone del Ministro della difesa Guido Crosetto assieme alla Marina conferma la densità geopolitica delle relazioni italo-giapponesi, con sullo sfondo le nuove sfide legate all’industria della difesa. Nonché conferma la leadership su certe dossier del titolare di Via XX Settembre.

Villaggio Italia

“Gettare le basi per un futuro di cooperazione”. Non sono casuali le parole scelte dal titolare della difesa per inaugurare il Villaggio Italia a Tokyo, in occasione della presenza della storica nave scuola della Marina Militare. All’interno del villaggio è allestita una mostra itinerante delle eccellenze italiane, vettore “per un ulteriore rafforzamento della cooperazione e della crescita comune di Italia e Giappone”.

Cinque giorni sull’isola artificiale di Odaiba con eventi a tema dedicati all’universo Italia, tra cultura, arte, cinema, ricerca scientifica ed enogastronomia. Alla cerimonia di apertura svoltasi sul veliero della Marina militare, oltre a Crosetto erano presenti anche il viceministro della Difesa giapponese, Shingo Miyake; l’ambasciatore d’Italia in Giappone Gianluigi Benedetti; Luca Andreoli, amministratore delegato di Difesa Servizi, il capitano di vascello Giuseppe Lai, comandante dell’Amerigo Vespucci. Presenti, inoltre, il viceministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini, il sottosegretario di Stato alla Difesa Matteo Perego di Cremnago, il capo di Stato maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Enrico Credendino, e il presidente dell’Ice Matteo Zoppas.

La Marina Militare

Non c’è solo la Vespucci in Giappone, bensì anche la portaerei Cavour con il suo gruppo d’attacco, e la fregata Alpino e il pattugliatore polivalente di altura Raimondo Montecuccoli, il suo complemento di aerei da combattimento. Sintomi di una certa importanza strategica attribuita dall’Italia all’intera area dell’Indo-Pacifico, che secondo il ministro della Difesa è e diventerà sempre più nodo dei traffici commerciali mondiali. “Come per il Giappone, la nostra vita ed economia dipendono dal mare, dalla libertà di navigazione, dal mantenimento della pace tra nazioni. Questo il significato della nostra presenza qui: è la volontà di rappresentare nel mondo un presidio di pace, di legalità, di difesa del diritto internazionale”, ha spiegato.

Gli ha fatto eco il viceministro della Difesa giapponese, Miyake, secondo cui difesa e sicurezza sono tra gli ambiti delle relazioni tra Italia e Giappone che maggiormente simboleggiano i legami sempre più stretti tra i due Paesi. “Anche io ho avuto modo di vedere da vicino l’Amerigo Vespucci. È davvero la nave più bella del mondo. La presenza a Tokyo del veliero non soltanto rafforza la reciproca conoscenza, ma invia anche un messaggio di difesa comune della libertà di navigazione internazionale”.

Tra cerimonie e geopolitica

Crosetto ha avuto parole di elogio per il suo omologo giapponese Minoru Kuhara, con cui gli incontri si sono moltiplicati “perché i rapporti tra Giappone e Italia crescono mese dopo mese e stanno diventando qualcosa di importante”. Ha inoltre ringraziato “le centinaia di persone che hanno lavorato, sudato, rischiato, perché questa nave, miglio dopo miglio, partendo dall’Italia, doppiando l’America del Sud e Toccando l’America del Nord, arrivasse infine a Tokyo”.

Perché questo evento assume una rilevanza che va oltre il vernissage? Italia e Giappone viaggiano ormai sulla stessa lunghezza d’onde geopolitica, sostanzialmente su macro direttrici di marcia. A cominciare dal Gcap.

Come è noto, il Global Combat Air Programme è un’iniziativa multinazionale di Italia, Giappone e Regno Unito per sviluppare un caccia di sesta generazione. Crosetto ha sottolineato un passaggio molto rilevante quando ha osservato che si tratta di “una scelta strategica dei tre Paesi, e non è dunque minacciato dai cambi di governo e dalle dinamiche di politica interna dei singoli partner”. Il riferimento è ad alcune voci circolate nelle ultime settimane circa il possibile disimpegno inglese dal progetto.

Ma la visita del ministro non rappresenta solo un consolidamento delle relazioni bilaterali tra Italia e Giappone. Non sfuggono infatti le implicazioni per la politica interna italiana. , con l’impegno del ministro nella promozione della cooperazione internazionale e nella difesa degli interessi strategici italiani che ne proietta l’immagine internazionale rafforzandone anche il peso specifico nel delicato equilibrio politico della leadership italiana.

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