Un team di ricerca cinese ha annunciato risultati sugli studi riguardanti una nuova tipologia di missile ipersonico capace di sfruttare una particolare traiettoria per estendere raggio d’azione e non solo. Portando ancora più avanti Pechino nella competizione globale
Le capacità ipersoniche della Repubblica Popolare Cinese sembrano continuare ad accrescersi sempre di più. L’ultimo risultato raggiunto riguarderebbe lo sviluppo di un nuovo veicolo ipersonico a planata, o Hypersonic Glide Vehicle (Hgv), un tipo di testata che può manovrare e planare a velocità ipersonica per controllare la traiettoria di un missile dopo il lancio. Il nuovo apparecchio rappresenterebbe un importante salto in avanti rispetto alle capacità di cui attualmente dispone la People’s Liberation Army.
L’impiego di una particolare traiettoria, definita come “simile a quella di un sasso che salta”, permette al veicolo di planata ipersonica di “tuffarsi” e “saltare” fuori dall’atmosfera ripetutamente a velocità superiori a Mach 15, grazie a un nuovo booster a combustibile solido in grado di effettuare accensioni multiple. Utilizzando tale traiettoria, il raggio d’azione di un missile può essere aumentato di oltre un terzo, permettendo l’impiego di queste armi non solo nei conflitti regionali, ma anche in possibili operazioni “globali”.
Risale allo scorso giugno l’articolo pubblicato sul Chinese Journal of Astronautics (rivista scientifica peer-reviewed) e scritto Yong Enmi, ricercatore del China Aerodynamics Research and Development Centre, che sottolinea come questa nuova generazione di armi ipersoniche “possiede vantaggi significativi nelle applicazioni militari, grazie al lungo raggio, all’elevata manovrabilità e all’imprevedibilità”.
Questi alianti ipersonici possono, almeno sulla carta, penetrare i sistemi di difesa aerea con una velocità e una manovrabilità senza pari. Negli war games recentemente condotti dalla Pla, queste armi sono state lanciate dal deserto del Gobi per distruggere efficacemente le flotte di portaerei statunitensi e le basi militari nel Mar Cinese Meridionale.
Secondo il team di Yong, un progetto di aliante in particolare si è distinto per il suo stretto legame con le applicazioni pratiche. Questo velivolo è caratterizzato da un corpo snello con fusoliera integrata alle ali. Il bordo d’uscita delle ali laterali è dotato di elevatori, mentre il timone si trova sulla punta dell’ala. “Questo layout è stato verificato attraverso simulazioni numeriche e dati di test in galleria del vento ed è stato ampiamente utilizzato nelle fasi di ottimizzazione della progettazione e di selezione del modello” si legge nell’articolo, dove viene anche affermato che la tecnologia attuale non soddisfa ancora pienamente i requisiti per il combattimento reale.
I militari chiedono che il velivolo sia in grado di cambiare flessibilmente la sua traiettoria per aggirare specifiche porzioni di spazio aereo. Ciò richiede attrezzature ausiliarie aggiuntive, come i sistemi di controllo della reazione.
La Cina ha il “principale arsenale ipersonico del mondo”, ha dichiarato lo scorso marzo al Congresso l’analista senior dell’intelligence della difesa statunitense Jeffery McCormick, che ha delineato come il ventennale sforzo di Pechino “di far progredire drasticamente lo sviluppo di tecnologie e capacità convenzionali e con armi nucleari attraverso investimenti, sviluppo, test e dispiegamenti intensi e mirati” gli ha permesso di raggiungere questo importante traguardo. E ricordando come gli Stati Uniti siano indietro in questo specifico settore, con le forze armate di Washington che non hanno ancora schierato neanche un missile di questo tipo.