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Un missile cruise per l’uso di massa. Anduril presenta Barracuda

La start-up americana presenta più versioni di un nuovo missile cruise sviluppato per essere nettamente più economico delle controparti. E per rispondere alle sempre più forti esigenze quantitative del Pentagono

Anduril ha recentemente annunciato un’importante innovazione nel campo dei missili da crociera. La startup statunitense ha infatti annunciato il “Barracuda”, una testata progettata appositamente per essere più economica e veloce da produrre rispetto ai modelli attuali. Secondo i funzionari dell’azienda, la nuova linea costerà il 30% in meno rispetto ad armi simili attualmente sul mercato, rendendosi adatta alla crescente necessità del Pentagono di riarmarsi in tempi brevi e in volumi sufficienti per sostenere un conflitto prolungato.

Chris Brose, responsabile della strategia di Anduril, ha dichiarato in un incontro con i giornalisti che le armi di qualità sono attualmente “praticamente impossibili da produrre nei volumi necessari, il che significa che, per soddisfare le esigenze dei leader operativi, è necessario un aumento di dieci volte della produzione”. Questo problema, ha affermato Brose, è stato il punto di partenza per lo sviluppo del Barracuda, un missile da crociera progettato per essere semplice da costruire, altamente riproducibile e definito dal software. “Abbiamo cercato di risolvere questo problema già a livello di progettazione”, ha spiegato, “creando un sistema semplice e facilmente producibile”.

Il missile Barracuda sarà disponibile in tre versioni, il Barracuda-100, il Barracuda-250 e il Barracuda-500, ognuna delle quali avrà differenti dimensioni e capacità di carico. Questi missili saranno equipaggiati con un software di autonomia, che consentirà loro di collaborare con altre piattaforme, sia con equipaggio che senza. “L’obiettivo è di avere un’arma che possa lavorare in sinergia con altre tecnologie sul campo di battaglia, aumentando così l’efficacia complessiva delle operazioni militari”, ha detto Brose. Le tre varianti del Barracuda sono già in fase di test secondo quanto riportato da Diem Salmon, vicepresidente di Anduril.

Non sono stati forniti dettagli specifici su chi costruirà i motori per i missili Barracuda, ma Salmon ha sottolineato che tutte e tre le varianti saranno dotate di motori a soffio d’aria e che le dimensioni e i fornitori varieranno. Questo approccio flessibile permette ad Anduril di ottimizzare la produzione in base alle esigenze, mantenendo al contempo il controllo sui costi.

Elementi chiave per la riduzione dei costi, secondo Brose, è l’utilizzo di componenti commerciali e un design semplice che ne facilita la produzione. “Ogni variante del Barracuda sfrutta sottosistemi fondamentali riutilizzabili in tutta la famiglia di sistemi”, ha spiegato Brose. “Sono progettati per essere assemblati con strumenti semplici, come cacciaviti e pinze, il che significa che non siamo vincolati a processi di produzione altamente specializzati o manodopera particolarmente qualificata, di cui non avremo mai abbastanza.”

Anduril ha inoltre recentemente annunciato la costruzione di una nuova fabbrica denominata “Arsenal”, destinata ad aumentare la produzione di armi e droni, inclusi i sistemi aerei collaborativi dell’Aeronautica Militare. Arsenal rappresenta un ulteriore passo verso l’obiettivo di Anduril di scalare la produzione in modo significativo, consentendo all’azienda di soddisfare la domanda di armi avanzate su larga scala.

Tuttavia, secondo Brose, la domanda per il Barracuda non è ancora chiaramente definita, sia a livello nazionale che internazionale. “Nonostante questo, stiamo investendo in anticipo rispetto alle necessità”, ha affermato, “siamo pronti ad aumentare la produzione di Barracuda quando sarà necessario, anche prima che Arsenal entri in funzione. Tuttavia, immaginiamo che questa capacità entrerà a far parte del portafoglio di Arsenal, sfruttando l’enorme scala produttiva che sarà disponibile in quell’impianto”.

(Immagine presa dal sito web di Anduril)



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