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SpaceX riprende i lanci e si prepara alla prima passeggiata spaziale privata

La ripresa dei lanci del Falcon 9 e l’attesa per la missione Polaris Dawn, che prevede la prima passeggiata spaziale commerciale, evidenziano il ritmo intenso con cui SpaceX sta espandendo le proprie attività, ponendo nuove sfide non solo a livello tecnico, ma anche regolamentare. Il successo di queste operazioni potrebbe stabilire nuovi precedenti per l’industria, ma richiede un delicato equilibrio tra progresso tecnologico e sicurezza pubblica

Dopo una temporanea sospensione imposta dalla Federal aviation administration (Faa), SpaceX ha ripreso le operazioni di lancio del razzo Falcon 9. Nella mattina del 31 agosto, il Falcon 9 è tornato in attività con due lanci quasi consecutivi che hanno posizionato un totale di 42 satelliti Starlink in orbita terrestre bassa.

Il primo razzo è stato lanciato alle 3:43 del mattino dal complesso di lancio 40 della Cape Canaveral Space Force Station. Il secondo lancio è avvenuto appena 65 minuti dopo, alle 4:48, dalla Vandenberg Space Force Base in California. Questo breve intervallo tra i lanci rappresenta un record per SpaceX e dimostra la capacità dell’azienda di effettuare missioni multiple in un lasso di tempo estremamente ridotto.

La sospensione temporanea dei lanci era stata imposta dalla Faa a seguito di un incidente verificatosi il 28 agosto, quando un razzo Falcon 9 ha perso il booster durante la fase di recupero su una nave drone nell’Atlantico. Sebbene il razzo avesse completato con successo la missione principale, portando in orbita i satelliti Starlink previsti, l’Faa ha deciso di interrompere temporaneamente i lanci per garantire la sicurezza pubblica, aprendo un’indagine per chiarire le cause dell’incidente.

Il 30 agosto, l’Agenzia governativa ha comunicato di aver autorizzato la ripresa delle operazioni di lancio, pur continuando le indagini sull’incidente. SpaceX ha ottenuto il permesso di tornare in attività dopo aver presentato una richiesta formale il 29 agosto, in cui ha assicurato che erano state rispettate tutte le condizioni di sicurezza previste.

Nonostante la ripresa delle operazioni, né SpaceX né la Faa hanno fornito ulteriori dettagli sulle cause del fallimento dell’atterraggio. Jon Edwards, vice presidente dei lanci Falcon di SpaceX, ha rassicurato che l’incidente non ha mai rappresentato un rischio per la missione principale o per la sicurezza pubblica, trattandosi di un problema limitato alla fase di recupero del booster.

Il Falcon 9 è ormai noto per la sua affidabilità, ma incidenti come quello del 28 agosto sottolineano l’importanza delle rigorose misure di sicurezza che regolano le operazioni spaziali, soprattutto quando queste coinvolgono aree popolate.

Nel frattempo, la missione Polaris Dawn, rimane in attesa di una nuova data di lancio. Questa missione privata, che vedrà quattro astronauti commerciali a bordo di una Crew Dragon, include la prima passeggiata spaziale mai effettuata in una missione non governativa. Prevista inizialmente per fine agosto, la missione è stata posticipata a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli nelle zone di ammaraggio previste al termine della missione. Ora, il lancio non potrà avvenire prima del 4 settembre.

Polaris Dawn, finanziata dal miliardario Jared Isaacman, rappresenta una nuova frontiera per il volo spaziale commerciale, spingendo i confini delle missioni private. Con una durata di cinque giorni, la missione prevede una serie di esperimenti scientifici e tecnici, inclusa la storica passeggiata spaziale. Tuttavia, a differenza delle missioni dirette alla Stazione spaziale internazionale, Polaris Dawn non può permettersi lunghi ritardi in orbita, rendendo le condizioni meteorologiche un fattore cruciale per il lancio.

Se il lancio non dovesse avvenire entro metà settembre, SpaceX dovrà riconvertire il Launch Complex 39A per supportare la missione Falcon Heavy della Nasa, prevista per ottobre. Questa missione, che porterà la sonda Europa Clipper verso la luna ghiacciata di Giove, rappresenta un altro passo importante nel futuro dell’esplorazione spaziale.

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