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Taiwan è sacra! Xi prepara l’annessione culturale

Xi lancia il monito di pressione psico-culturale contro Taiwan, definendo l’isola un “territorio sacro” per la Repubblica popolare

Il leader cinese, Xi Jinping, ha riaffermato con forza la sua visione su Taiwan, dichiarando che l’isola è un “territorio sacro” della Cina e parte integrante della sua identità nazionale. Durante un discorso alla Grande Sala del Popolo, in occasione del 75° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, Xi ha sottolineato il legame tra le persone sui due lati dello Stretto di Taiwan come una “famiglia di sangue”, unita da legami indissolubili. “Dobbiamo rafforzare il principio della Unica Cina e il Consenso del 1992”, ha dichiarato, ribadendo la ferma opposizione a qualsiasi tentativo di indipendenza di Taiwan. “Nessuno può fermare la storia”, ha concluso, evocando l’inevitabilità della riunificazione.

Queste dichiarazioni si inseriscono in un contesto di crescente tensione nello Stretto di Taiwan. Pechino ha infatti intensificato le sue attività militari nella regione. Le recenti incursioni aeree e navali attorno all’isola fanno parte di una strategia più ampia che include sia manovre militari che operazioni di “law enforcement”. Si tratta di una pressione costante che mira a mantenere alta la tensione psicologica e politica, un fattore che Xi Jinping sta sfruttando per rafforzare l’immagine della Cina come inevitabile dominatrice della situazione.

La strategia di Pechino: preparazione militare e pressione psicologica

Xi Jinping ha delineato il 2027 come l’anno entro cui la Cina dovrà essere pronta per un’eventuale azione militare su Taiwan. Nonostante questo obiettivo di lungo termine, la pressione su Taipei non è limitata alle operazioni militari. Pechino sta infatti utilizzando anche strumenti di coercizione economica e culturale per influenzare l’isola. Questi mezzi fanno parte di una strategia più ampia volta a isolare Taiwan dalla comunità internazionale, ma l’isola non è rimasta passiva di fronte a queste manovre.

Taipei risponde con la diplomazia e la creazione di alleanze

Taiwan, consapevole delle minacce crescenti, ha cercato attivamente di rafforzare i suoi legami internazionali per evitare l’isolamento politico e diplomatico a cui Pechino tenta di condannarla. Recentemente, la Germania ha per esempio inviato navi militari nello Stretto di Taiwan, una mossa che dimostra la crescente preoccupazione europea per la sicurezza nella regione e la volontà di affermare la libertà di navigazione. Allo stesso tempo, Taipei sta lavorando per creare e mantenere alleanze strategiche, soprattutto con nazioni dell’Occidente e dell’Indo-Pacifico, evidenziando la sua resilienza di fronte alla crescente pressione di Pechino.

Lotta per il controllo dell’influenza regionale

Le dichiarazioni di Xi Jinping sulla sacralità di Taiwan rientrano in un contesto di crescente competizione per il controllo dell’influenza nella regione. Mentre la Cina intensifica la sua pressione psicologica su Taiwan con esercitazioni militari e coercizione economica, l’isola risponde cercando di rafforzare i legami con le democrazie occidentali e regionali. L’invio di navi militari tedesche nello Stretto e la diplomazia attiva di Taipei per costruire alleanze mostrano che la partita per il futuro di Taiwan si giocherà anche sulla capacità di prevenire l’isolamento internazionale.

Questo stato di pressione costante si tradotta in condizione di tensione causato dalle attività militari cinesi. “diverse ondate” di lanci di missili nell’entroterra cinese sono state confermate da Taipei. I missili sono partiti da diverse regioni tra cui Mongolia Interna, Gansu, Qinghai e Xinjiang, hanno avuto luogo dopo il recente test di un missile balistico intercontinentale da parte della Cina. Questa intensificazione delle attività militari cinesi, comprese le esercitazioni di lancio di missili intercontinentali, ha provocato forti proteste dai Paesi della regione, e Taiwan ha condannato duramente l’azione, invitando Pechino a cessare le esercitazioni militari che aumentano la tensione.

Taiwan sta quindi lavorando per consolidare una rete di supporto che le consenta di resistere alla crescente pressione di Pechino, nel tentativo di preservare il proprio status e la stabilità regionale


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