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Incentivi e prevenzione. Dal G7 di Ancona nuove strategie per la salute globale

Nella cornice della Mole Vanvitelliana di Ancona si è concluso oggi il G7 Salute. Il contrasto all’antimicrobico resistenza diventa priorità globale. Sulle sfide di oggi secondo Schillaci è “fondamentale una visione olistica”

“Solo con una cooperazione bilaterale e multilaterale è possibile affrontare le sfide della salute. Lavorando insieme a livello globale possiamo prosperare tutti”. Queste le parole del ministro della Salute Orazio Schillaci in conclusione della riunione G7 Salute ad Ancona. Il comunicato finale, ha detto il ministro, “è una dichiarazione politica ambiziosa”. Ieri poi, a margine delle sessioni, ha assicurato nuove risorse in manovra per la lotta contro l’Amr. Ed è proprio su questo obiettivo comune che il ministro ha deciso di aprire la conferenza stampa. “Il tema dell’antimicrobico resistenza mi sta particolarmente a cuore. È un nemico silenzioso che minaccia di vanificare i tanti progressi fatti dalla medicina moderna, questa è un’emergenza, è la vera pandemia e la dobbiamo affrontare insieme”.

ITALIA APRIPISTA

Quale strada seguire? “Le stime per il futuro sono preoccupanti e questo impone azioni immediate e concrete”, ha proseguito Schillaci. “Dobbiamo essere pronti a schierare nuove armi. Ieri, nella riunione congiunta coi ministri delle Finanze, il nostro Paese ha annunciato un finanziamento di 21 milioni a Carb X, una partnership globale senza scopo di lucro che sostiene lo sviluppo di nuovi antibiotici”. “L’Italia – ha continuato il ministro – è in prima linea insieme agli altri governi del G7 nella sperimentazione e individuazione di soluzioni nuove per gestire la crisi dell’antibiotico resistenza”.

AMR: SERVE UNA DOPPIA STRATEGIA

Una doppia strategia, quella che illustra Schillaci. Da un lato, incentivi push, per incoraggiare la ricerca e lo sviluppo di nuovi antibatterici; dall’altro, incentivi pull, per rendere attrattivo il mercato. Su questi ultimi il ministro ha affermato: “Stiamo valutando di utilizzare il fondo che già esiste per i farmaci innovativi, senza penalizzare le finalità del fondo e senza un ulteriore aggravio di spese. Il fondo – ha sottolineato Schillaci – dà garanzie quali l’accesso immediato per tutte le regioni e l’esclusione dal meccanismo del payback. È un’azione che dobbiamo implementare con il supporto di Aifa e che richiede una modifica normativa alla quale stiamo lavorando nell’ambito della finanziaria 2025”.

PALM (USA): INCENTIVARE LE IMPRESE

Anche Andrea Palm, vicesegretaria di Stato al dipartimento di Salute Usa, a capo della delegazione statunitense ad Ancona, ha enfatizzato in un punto stampa la necessità di “controbilanciare finanziariamente il fatto che questi farmaci debbano essere prodotti, ma non venduti massivamente per non sviluppare altre resistenze”. “C’è quindi – conclude Palm – il problema della sostenibilità per le imprese”. Simona Loizzo, deputata e capogruppo della Lega in commissione Affari sociali, esprime “grande soddisfazione per i segnali positivi che arrivano dal G7 della Salute nel contrasto alla resistenza agli antimicrobici”.

PREVENZIONE E INNOVAZIONE

“Dobbiamo ripensare all’organizzazione dei servizi sanitari per adeguarli ai nuovi bisogni della popolazione. È necessario organizzare le cure secondo logiche più vicine ai bisogni dei cittadini”, ha detto ancora Schillaci. Due gli strumenti fondamentali: prevenzione e innovazione. “La prevenzione va fatta lungo tutto il corso della vita, è un investimento a lungo termine, non una spesa. È fondamentale per la sostenibilità di un sistema universalistico come il nostro”, ha ribadito il ministro. Sull’innovazione: “Ci serve per affrontare le sfide economiche e sociali legate all’invecchiamento della popolazione. L’intelligenza artificiale non va temuta o contrastata ma va governata con un approccio etico”. In merito ai risultati della riunione G7 ha poi commentato: “Per la prima volta abbiamo approvato un policy brief su intelligenza artificiale e salute”.

MEDICI E INFERMIERI

Sullo stato del nostro Ssn ha annunciato che “riusciremo ad avere un piano triennale di assunzione di medici e infermieri nel sistema sanitario pubblico”. “Il ruolo degli infermieri – ha aggiunto – deve essere rivalutato. L’Ocse ci mette fra gli ultimi posti per il rapporto fra infermieri e abitanti. Dobbiamo dare maggiore attenzione a questa categoria professionale”. Il ministro ha messo inoltre l’accento sulla necessità di potenziare la medicina territoriale: “Quando i cittadini non trovano risposte sul territorio, aumentano gli ingressi in pronto soccorso”.

ONE HEALTH: DALL’AFRICA AL PANDEMIC FUND

Sull’Africa Schillaci ha detto che “in linea con il Piano Mattei, ci siamo impegnati a favorire uno sviluppo sostenibile della capacità di produzione farmaceutica nel continente africano”. Per quanto riguarda il Pandemic fund “continueremo a finanziarlo”, ha ribadito il ministro. “Quando parliamo di architettura globale e sanitaria non vogliamo lasciare indietro nessuno, la recente pandemia ha mostrato la necessità di garantire la salute e il benessere in tutti i Paesi. La salute dell’uomo è legata alla salute animale e dell’ecosistema. Serve una visione olistica”, ha concluso.



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