Il primo Dialogo spaziale Usa-Italia ha tracciato un percorso ambizioso e strutturato per il futuro dove la cooperazione bilaterale si estenderà in aree cruciali come la sicurezza, l’esplorazione spaziale, l’innovazione commerciale e la sostenibilità, con una visione condivisa che guarda oltre i confini nazionali, verso un impegno globale per uno spazio più sicuro e accessibile a tutti
L’inaugurazione del Dialogo spaziale tra Italia e Stati Uniti rappresenta una tappa significativa nella crescente cooperazione tra i due Paesi, ponendo le basi per una visione strategica comune nello spazio. L’incontro, che si è svolto a Roma dal 10 all’11 ottobre 2024, non è solo una formalità diplomatica, ma una piattaforma per delineare una collaborazione concreta in settori cruciali che spaziano dalla sicurezza nazionale all’uso sostenibile dello spazio, fino all’esplorazione scientifica. Il contesto attuale, in cui la competizione globale si intensifica anche oltre l’atmosfera terrestre, evidenzia quanto sia importante per Italia e Stati Uniti unire le forze non solo per i propri interessi nazionali, ma anche per influenzare il quadro internazionale delle attività spaziali.
Il dialogo arriva in un momento storico in cui entrambi i Paesi sono impegnati a potenziare le proprie capacità industriali e tecnologiche nello spazio. Da un lato, il contributo italiano, con la prossima legislazione spaziale e il forte coinvolgimento nelle missioni Artemis, mostra la volontà di rimanere un attore chiave nello sviluppo di nuove tecnologie per l’esplorazione cislunare e lunare. Dall’altro, gli Stati Uniti, con il loro consolidato impegno a promuovere norme di comportamento responsabile nello spazio, trovano nell’Italia un alleato naturale per promuovere la sicurezza e la stabilità nello spazio.
La delegazione italiana ha visto la partecipazione di figure di rilievo come il vice ministro degli Esteri Edmondo Cirielli, il vice ministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini, il segretario generale del Ministero degli Affari Esteri Riccardo Guariglia, e il consigliere militare del presidente del Consiglio e segretario del comitato interministeriale per le politiche spaziali e aerospaziali, Generale Franco Federici.
La delegazione statunitense comprendeva, tra gli altri, Chirag Parikh, segretario esecutivo del Consiglio nazionale spaziale degli Stati Uniti, e Rahima Kandahari, vice assistente del segretario di Stato per gli Affari degli Oceani e Internazionali in ambito scientifico e ambientale. I delegati hanno incontrato rappresentanti dei ministeri e delle agenzie italiane coinvolte nelle attività spaziali, oltre a rappresentanti dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia, tra cui Shawn Crowley, vice capo missione.
Un aspetto centrale emerso dall’incontro è la crescente importanza della sicurezza spaziale, soprattutto in relazione alla minaccia sempre più concreta delle armi anti-satellite (Asat) e delle attività di contro sorveglianza. La decisione congiunta di rafforzare la collaborazione in questo settore, includendo l’utilizzo di capacità commerciali innovative, dimostra che i due paesi intendono mantenere la leadership tecnologica anche di fronte a sfide emergenti. La sicurezza nello spazio non è più una questione di competizione, ma di resilienza collettiva, con l’obiettivo di proteggere le infrastrutture critiche e prevenire conflitti che potrebbero compromettere la stabilità globale.
L’impegno verso lo sviluppo di standard non vincolanti per l’uso sostenibile e sicuro dello spazio, in particolare l’adozione della risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite che vieta i test di missili anti-satellite a impatto diretto, è un segnale importante della direzione in cui Italia e Stati Uniti intendono muoversi. La creazione di norme internazionali condivise per prevenire la proliferazione di detriti spaziali è ormai una priorità, vista la crescente congestione dell’orbita terrestre bassa e il rischio che le future generazioni si trovino a fronteggiare un ambiente spaziale sempre più ostile.
Un altro tema fondamentale è stato il rafforzamento della cooperazione in ambito commerciale, con un’attenzione particolare alle opportunità offerte dal crescente ruolo del settore privato. L’incontro ha gettato le fondamenta per nuove partnership industriali tra le imprese spaziali italiane e statunitensi, unendo capacità innovative e risorse per affrontare le sfide della nuova economia spaziale. La collaborazione tra i due paesi non si limita alle grandi imprese, ma si estende anche a piccole e medie realtà, promuovendo investimenti reciproci e un mercato spaziale più dinamico.
In parallelo, l’accento posto sulla cooperazione nel campo dell’osservazione della Terra sottolinea l’importanza strategica dei dati satellitari per combattere i cambiamenti climatici e migliorare la gestione delle risorse naturali. L’Italia, con la sua lunga tradizione nel settore dell’osservazione della Terra, si posiziona come partner fondamentale per gli Stati Uniti, offrendo capacità uniche in un ambito in cui la tecnologia spaziale può avere un impatto diretto sulla vita quotidiana e sulla protezione dell’ambiente.