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Business, tecnologie e turismo. Così l’Italia rafforza le relazioni col Kazakhstan

Aperta ieri dal presidente del senato Ignazio La Russa a Milano la tregiorni di scambi e dialoghi tra Italia e Kazakhstan. Farmaceutica, tecnologie, turismo: l’obiettivo di Roma è rafforzare la penetrazione in un quadrante altamente strategico. Nasce il progetto Made in Kazakhstan with Italy. Prossimo passo i metalli rari di cui il Paese è ricco

Una tregiorni per avvicinare idealmente Italia e Kazakhstan, tramite il comun denominatore delle relazioni commerciali e degli intrecci legati al ruolo globale che l’Italia punta ad ottenere e tramite corsie preferenziali in settori chiave come le energie rinnovabili, l’agricoltura, il turismo, la farmaceutica. Il forum italo kazako in corso a Milano si inserisce in una strategia che da tempo l’Italia ha messo in campo verso l’Asia Centrale e giunge a pochi giorni dalla visita a Roma di Sadır Japarov, presidente del Kirghizistan, che ha incontrato Sergio Mattarella e Giorgia Meloni.

Made in Kazakhstan with Italy

L’appuntamento milanese ha lo scopo di sviluppare nuove e proficue relazioni tra Europa e Asia Centrale tramite un pacchetto di accordi che segnano un’accelerazione nella direzione di una solida cooperazione economica tra Roma e Astana. Lo ha confermato il ministro kazako del Commercio, Arman Shakkaliyev, secondo cui l’Italia è da sempre uno dei principali partner commerciali del Kazakistan tra i Paesi europei e si pone tra i primi tre in termini di volume degli scambi commerciali: “Per aumentare il volume degli scambi bilaterali abbiamo proposto ai nostri partner italiani di lavorare all’implementazione di un concetto unificato, Made in Kazakhstan with Italy. Questo concetto mira a promuovere tutti i prodotti realizzati in joint venture che coinvolgono aziende italiane”.

Il percorso recente che i due Paesi hanno compiuto dal punto di vista diplomatico è stato arricchito dalla recente visita ufficiale del Presidente del Kazakhstan Kassym-Jomart Tokayev nel gennaio del 2024, che si somma alla presenza costante di membri del governo, di dirigenti di aziende nazionali e di circoli imprenditoriali, passaggio sottolineato da Yerbolat Sembayev, ambasciatore della Repubblica del Kazakhstan in Italia. I 16 miliardi di dollari di scambio tra i due Paesi, ha osservato, sono il miglior indicatore degli ultimi 9 anni e il migliore viatico per proseguire nel rapporto. Il prossimo passo, dunque, sarà quello di portare la tecnologia italiana nel Paese: non solo il settore energetico o le rinnovabili, ma grande attenzione verrà riservata ai metalli rari di cui il paese è ricco, senza dimenticare un settore strategico come il grano.

La geopolitica

Lo ha ricordato il ministro Shakkaliyev, quando ha precisato che il suo Paese è pronto a ripristinare e aumentare le forniture di grano tradizionale al mercato italiano. “I nostri produttori offriranno prezzi e condizioni competitivi, nonché prodotti di alta qualità” e al contempo Astana punta a partnership nella coltivazione di cereali e semi oleosi, nonché nella produzione di prodotti trasformati.

Il grano, assieme all’energia e al posizionamento strategico in quell’area a cavallo tra due mari e la frontiera con l’Europa, rappresenta l’elemento che si intreccia con la geopolitica e gli indirizzi del governo. L’Asia centrale è ormai un quadrante strategico assoluto, a maggior ragione dopo la guerra in Ucraina e la cooperazione in chiave globale che Roma ha deciso di perseguire.

Chi c’era al forum

Presenti tra gli altri la ministra del turismo Daniela Santanché che è stata impegnata in un bilaterale con l’omologo kazako, il governatore della Lombardia Attilio Fontana, il presidente della commissione per gli Affari europei del Senato ed ex ministro degli esteri Giulio Terzi di Sant’Agata e l’onorevole Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze. Sono intervenuti i Ceo di realtà che già operano tra i due Paesi, come Alessandro Bernini di Maire Group, Fabrizio Fabbri di Ansaldo Energia, Carlo Stradiotti di Neos, Pier Ezhaya di Astoi, Luigi Scordamaglia di Filiera Italia, Ernesto Ferlenghi di Confindustria Kazakhstan, Ayan Bektybayeva di Export Insurance Company Export credit agency of Kazakhstan Jsc, Matteo Scarparo di Confindustria Accessori Moda, Massimo Pignatelli di Nazarbayev University, Fabio Pinton di Seingim e Filippo Marchiorello di RossoEvolution.

(Foto: twitter profile Ambasciata kazaka in Italia)



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